«L'avvio di una interlocuzione con i rappresentanti del settore edilizio e la compensazione con gli F24, è la via che Forza Italia aveva indicato». Nel giorno dell'incontro con la filiera dell'edilizia, Licia Ronzulli non nasconde la sua soddisfazione per i passi in avanti compiuti dopo il blitz dei giorni scorsi.
Presidente Ronzulli, sul superbonus si va verso una mediazione?
«Bene abbiamo fatto ad affrontare il problema e a lavorare in questa direzione. Il confronto del governo con le categorie segue questo passaggio fondamentale, perché quando si devono prendere decisioni importanti è doveroso ascoltare chi vive i problemi sulla propria pelle e può dare risposte e indicare soluzioni che non vanno sottovalutate. Dobbiamo assolutamente evitare di mettere a rischio i conti dello Stato e, allo stesso tempo, tutelare i lavoratori e le migliaia di imprese edili che si sono fidate dello Stato».
Si parla di un intervento delle banche attraverso la compensazione dei crediti di imposta con gli F24. È ciò che volevate?
«Vorrei intanto sottolineare che giudico l'esito dell'incontro a Palazzo Chigi in modo estremamente positivo, perché va nella direzione che da tempo auspicava Forza Italia. Si lavora concretamente per sbloccare i crediti incagliati. E lo si fa nel solco di un sentiero che avevamo già tracciato mesi fa. La compensazione con gli F24 è proprio lo strumento che avevamo indicato già a novembre, con un emendamento a mia prima firma nel Dl Aiuti quater, e che avevamo chiesto di inserire anche nella legge di Bilancio. Proponevamo che gli istituti bancari e Poste, per i periodi di imposta dal 2023 al 2027, potessero compensare i crediti da bonus edilizi con gli F24. Se si pensa che per il 2021 il totale della raccolta via F24 è stimato in circa 520 miliardi di euro, l'efficacia della misura è evidente».
Forza Italia è preoccupata per il possibile contraccolpo per il settore edilizio?
«Lo siamo stati fin da subito, proprio in considerazione delle molte aziende che, con i cantieri aperti, hanno visto cambiare le regole in corsa, e più di una volta. Oggi siamo chiamati a non lasciarle sole in mezzo al guado, ad aiutarle. Dobbiamo per questo studiare gli strumenti migliori per farlo. Ma il Superbonus al 110% non poteva durare in eterno, sarebbe stato insostenibile per le casse dello Stato. Non abbiamo mai preteso questo».
Quando venne deciso dal governo Conte Bis Forza Italia lanciò l'allarme.
«La legge del governo Conte è stata scritta talmente male da dare luogo a tantissime truffe, costate miliardi allo Stato. Ed era chiaro da subito che un meccanismo simile avrebbe potuto innescare un aumento dei prezzi, legato al boom della domanda di materiali per l'edilizia. Quella misura è stata come la scintilla del motore che ha permesso alla nostra economia di ripartire. È stato un intervento per molti aspetti utile che però poteva, e doveva, essere strutturato meglio. Invece, i 5Stelle guardavano più alla propaganda che al merito, andavano sui balconi ad annunciare di aver abolito la povertà, mentre avrebbero dovuto impiegare più tempo per scrivere le leggi.
La povertà non è stata abolita, in compenso si è rischiato di mandare in default il Paese e ora la maggioranza è costretta dover trovare dei rimedi per non far fallire le imprese, mandando a casa 100mila lavoratori. La soluzione indicata è la migliore risposta a chi soffiava sul fuoco, vedendo divisioni nel centrodestra che, semplicemente, non esistono. Lavoriamo tutti per l'interesse comune di risolvere i problemi».
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