La Rete Antirazzista chiede più commissari "extracomunitari"

Per l'Ong è necessario garantire la diversità etnica come previsto dal piano europeo per l'inclusività

La Rete Antirazzista chiede più commissari "extracomunitari"
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Il politicamente corretto si abbatte sulla formazione della nuova Commissione europea che dovrebbe essere annunciata questa settimana da Ursula von der Leyen e, ai tradizionali criteri per la scelta dei commissari (appartenenza geografica e peso degli stati membri per l'assegnazione delle deleghe), rischia di aggiungersi la tirannia delle minoranze. Se è comprensibile la necessità di garantire il bilanciamento di genere assegnando alcune presidenze di commissione alle donne, diventa assurda la pretesa di scegliere i commissari anche in termini di «diversità etnica». Eppure, nel piano di azione europeo per «promuovere un ambiente di lavoro diversificato e inclusivo» dell'Ue, si legge che «nella sua nuova strategia per le risorse umane, l'Ue mira ad incrementare la diversità nel suo personale per riflettere meglio quella della popolazione europea». Il progetto prevede, tra le altre cose, «un quadro strategico per i Rom» e una «strategia per i diritti delle persone Lgbtiq».

A finire sul banco degli imputati sono così gli stati membri colpevoli di aver proposto ventisette candidati con una sola persona di origine extracomunitaria. Si tratta dell'attuale Ministro degli Affari esteri del Belgio Hadjia Lahbib che ha genitori algerini. Se la sua nomina verrà confermata si tratterà del primo commissario europeo con una famiglia di origine extracomunitarie ma ai paladini del politicamente corretto non basta e chiedono di più. La Rete europea contro il razzismo (Enar), interpellata dalla rivista Euronews, dopo aver espresso apprezzamento per la nomina della Lahbib ha dichiarato: «Ma una rappresentante da sola non è sufficiente. Esortiamo perciò la Commissione a intensificare gli sforzi, in particolare implementando meccanismi di partecipazione più forti per le comunità, assicurando che il loro contributo sia centrale nel processo di elaborazione delle politiche e affrontando il deficit democratico nel rispetto dei principi di uguaglianza e antirazzismo». L'Enar ha poi aggiunto: «per andare oltre la diversità di facciata, abbiamo bisogno di un cambiamento sistemico che affronti la sotto-rappresentazione e garantisca che le voci delle comunità etniche non solo siano ascoltate, ma abbiano anche un posto al tavolo delle decisioni».

In un'altra lettera inviata alla nuova Commissione da varie organizzazioni della società civile tra cui Amnesty International e Human Rights Watch si chiede che le «battaglie per l'uguaglianza e la non discriminazione» siano tra le priorità della nuova Commissione. Il problema però è proprio alla base del ragionamento. Se dovesse esserci un Commissario europeo con una famiglia di origine extracomunitaria o se venisse nominato un Commissario con un orientamento sessuale Lgbt, ovviamente nulla quaestio ma la scelta dovrebbe avvenire in base alle sue competenze e non per il fatto di appartenere a una minoranza.

Una vera discriminazione si verifica nel momento in cui si attribuisce un ruolo a una persona non in virtù del suo valore ma per il semplice fatto di essere una «quota», si tratta di un principio antimeritocratico non solo inaccettabile ma anche pericoloso.

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Avatar di SpellStone SpellStone
9 Set 2024 - 11:41
@Guildenstern von Kalte non e' solo un problema di contrapposizione identitaria. Prima ancora di questo si tratta tra due (ovvero molteplici) scelte legittime. Uno stato sceglia A, l'altro B... e tutti sono contenti. Chi ha invece la pretesa che A e' giusto e fa una campagna che demonizza B.... non fa un servizio alla democrazia.
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Avatar di Luthien Luthien
9 Set 2024 - 10:17
Vabbè ci penseremo quando anche i paesi africani (ad esempio il Sud Africa) aumenteranno le quote di bianchi all'interno dei loro parlamenti che per ora sono pari a zero.
Avatar di SpellStone SpellStone
9 Set 2024 - 10:23
Non sono cosi' sicuro che i fondatori dell'Europa la immaginassero Eurafricana...
Avatar di Oberto Oberto
9 Set 2024 - 10:48
@SpellStone mmmm.... non credo nemmeno io.
Avatar di Flex Flex
9 Set 2024 - 10:23
Srà bene tenere conto che anche il "Razzismo" è cambiato e viene praticato molto spesso proprio da coloro che si dichiaravano vittime. Ora più che di razzismo, nella grande maggioranza dei casi, si tratta di intolleranza, causata da un sistema politico inadeguato e incapace di dare quelle risposte necessarie a garantire la sicurezza dei cittadini di cui la sinistra ha grandissime responsabilità e non può certo dare lezioni a nessuno.
Avatar di LauraBambo LauraBambo
9 Set 2024 - 10:25
Fatemi capire: questo significa che per non essere accusati di razzismo dobbiamo inserire negli organismi direttivi comunitari degli extracomunitari? Allora è razzista anche la nostra Costituzione che limita ai cittadini italiani il diritto di essere eletti a presidente della repubblica?
Avatar di LauraBambo LauraBambo
9 Set 2024 - 10:32
Sono d'accordo con questo principio se chi lo propone è il primo ad applicarlo. Quindi invitiamo tutti gli esponenti di queste ong a: farsi curare da medici extracomunitari, abitare in case progettate da ingegneri extracomunitari ecc. Naturalmente anche i loro figli dovrebbero studiare in scuole con docenti extracomunitari e in nome dell'antirazzismo non si lamenteranno se al momento di trovare lavoro verranno preferiti gli extracomunitari. Tutto molto antirazzista e antifascista, evviva!
Avatar di uomocomune12 uomocomune12
9 Set 2024 - 10:53
Ditelo ai dipendenti della volkswagen...
Avatar di Guildenstern von Kalte Guildenstern von Kalte
9 Set 2024 - 11:09
Dichiarano di volere più diversità ma intendono dire semplicemente che vogliono vedere meno uomini bianchi perchè sono loro i veri razzisti e sessisti.
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Avatar di emarco1961 emarco1961
9 Set 2024 - 11:35
@Guildenstern von Kalte : Concordo ... Un bel biglietto per l'Africa e certamente non sentiremo la loro mancanza.
Avatar di SpellStone SpellStone
9 Set 2024 - 11:41
@Guildenstern von Kalte non e' solo un problema di contrapposizione identitaria. Prima ancora di questo si tratta tra due (ovvero molteplici) scelte legittime. Uno stato sceglia A, l'altro B... e tutti sono contenti. Chi ha invece la pretesa che A e' giusto e fa una campagna che demonizza B.... non fa un servizio alla democrazia.
Avatar di lowland lowland
9 Set 2024 - 11:38
esisteva, una volta una canzone in romanesco che diceva: ma che c'è frega, ma che c'importa....... Questo è il pensiero che deve essere adottato con queste proposte fatte dalle ong. Ogni paese nelle commissioni ci mette chi vuole, non sono loro a decidere chi deve andarci.
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