Nel Movimento 5 Stelle non c'è mai pace: regna quotidianamente il caos assoluto. Alla base dei dissidi questa volta c'è Gianluigi Paragone, recentemente espulso per aver votato contro la legge di bilancio e per essersi astenuto nel voto sulle dichiarazioni del premier Giuseppe Conte. La decisione intrapresa dal collegio dei probiviri ha provocato la formazione di diverse fazioni tra i grillini, che ora sono nuovamente spaccati al loro interno: da una parte Alessandro Di Battista e Barbara Lezzi hanno espresso il proprio sostegno nei confronti del giornalista; dall'altra Carlo Sibilia e Nicola Morra si sono schierati duramente contro il comportamento ultimamente adottato dal senatore uscente.
In tutto ciò a predominare è la confusione. Perciò Luigi Di Maio ha voluto precisare ai suoi: "Pluralismo non significa anarchia. Il Movimento è fatto di tante voci, mi auguro che tutte siano presenti agli Stati generali di marzo, ma non è possibile accettare che ognuno faccia quel che vuole contro la comunità di cui fa parte". Il capo politico del M5S non ha fatto mancare frecciatine nei confronti di Lorenzo Fioramonti, al lavoro per costituire un proprio gruppo parlamentare di riferimento, e dello stesso Paragone: "Al Movimento servono persone che lavorino per ottenere risultati, non visibilità".
Rottura con Di Battista
Tuttavia, come riportato dall'edizione odierna de La Repubblica, al centro del bersaglio è finito anche Alessandro Di Battista. Il ministro degli Esteri ha tuonato: "Servono persone che ci mettano la faccia sempre e non a giorni alterni, secondo le proprie convenienze". Va però considerato che la scelta dell'attivista pentastellato di difendere il giornalista, non ha assolutamente colto di sorpresa l'ex vicepremier. Di Maio e Dibba hanno avuto un incontro nelle scorse settimane, e l'ex deputato 5S aveva sottolineato: "Io con Gianluigi continuerò a lavorare. Abbiamo la stessa visione del Movimento, dice quel che ho sempre detto io". Il che è confermato dal commento battuto sul proprio profilo Facebook sotto la pagina di Paragone: "Non c'è mai stata una volta che non fossi d'accordo con lui.
Vi esorto a leggere ciò che dice e a trovare differenze con quel che dicevo io nell'ultima campagna elettorale che ho fatto".Nel frattempo nel Movimento 5 Stelle è pronta una maxi ondata di espulsioni legata alle mancate restituzioni. La questione dei grillini morosi è stata sollevata da Paragone, che ha fatto un elenco di tutti coloro che non hanno ancora provveduto a mettersi in regola.
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