«Razionalizzare, sburocratizzare, aiutare i cittadini e le amministrazioni comunali».
Dei 522 emendamenti al decreto Salva-casa presentati ieri in commissione Ambiente alla Camera, quelli proposti dalla maggioranza (circa 300) vanno esattamente in questa direzione. La Lega ha fatto la parte del leone e, da sola, ha avanzato 105 emendamenti, a riprova della propria volontà di intervenire con decisione sull'argomento.
«Andiamo avanti sulla linea della sburocratizzazione rispetto ai cambi di destinazione d'uso e intendiamo semplificare la possibilità per le famiglie di aderire alle sanatorie delle piccole difformità. L'auspicio è che tutto concorra ad aiutare il cittadino a risolvere i problemi sui temi edilizi e urbanistici, sgravando al contempo i Comuni del peso burocratico di situazioni createsi per discordanze e complessità normative», spiega il sottosegretario Alessandro Morelli, con particolare riferimento alla posizione del Carroccio. Dando seguito a uno specifico indirizzo del ministro per le Infrastrutture e i trasporti, Matteo Salvini, il partito ha anche premuto l'acceleratore su un particolare emendamento, il cosiddetto «Salva Milano», con l'obiettivo di liberare il capoluogo lombardo dalla paralisi innescata da alcune contestazioni della procura milanese sulla presunta illegittimità dei permessi a costruire ottenuti con autodichiarazioni (Scia o Cila).
«Il nostro auspicio, che verrà sostenuto anche dal governo, è che possano essere regolarizzate le situazioni sulle quali è aperto il focus della procura, innanzitutto per tutelare le famiglie che hanno acquistato quegli immobili, senza avere responsabilità delle presunte irregolarità dovute a scelte amministrative», ha osservato Morelli, evidenziando il paradosso della situazione a Milano: «Ci sono palazzi che hanno anche meno di dieci anni e che, se non ci fosse la norma, sarebbero riconosciuti come abusi edilizi da confiscare o abbattere. Vogliamo evitarlo».
I tempi ora sono serrati: è attesa già per oggi l'indicazione degli emendamenti inammissibili. Poi il doppio passaggio alla Camera e al Senato per l'approvazione entro fine luglio. Intanto, proprio ieri, la Lega ha presentato a Palazzo Madama un disegno di legge sulla casa, con la proposta di sottoporla a tutele costituzionali. «Per noi la casa è una priorità assoluta, così come la proprietà privata, soprattutto in un momento in cui ci sono esponenti politici che si vantano della volontà di occupare le abitazioni altrui, soprattutto se pubbliche», ha commentato Morelli. «Stiamo preparando proposte di legge per aumentare le pene per chi occupa», ha anche anticipato.
Infine, la stoccata: «Se le famiglie hanno difficoltà ad avere un'abitazione, è necessario che il pubblico si metta a disposizione. Ma se le case pubbliche vengono poi occupate dai collettivi vicini alla Salis, non c'è soluzione».
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