"Sarà inevitabile ricorrere a Draghi...". Ma da FdI zittiscono Calenda

Terzo polo in agitazione dopo il discorso di Mario Draghi: Calenda e Azione, insieme a Renzi e a Italia viva ne rivendicano il supporto

"Sarà inevitabile ricorrere a Draghi...". Ma da FdI zittiscono Calenda

La presenza e l'intervento di Mario Draghi al meeting di Rimini hanno scatenato forti reazioni nella politica italiana, com'era inevitabile accadesse. Si tratta del primo vero intervento di Mario Draghi dopo le dimissioni. E nonostante l'ex premier sia stato molto chiaro sul fatto che non intende lasciare alcuna agenda al prossimo governo perché "saranno gli italiani, con il loro voto, a scegliere i loro rappresentanti per la prossima legislatura e quindi il programma del futuro esecutivo", dal Terzo polo continuano a insistere sulla volontà di tenere Draghi a Palazzo Chigi.

Eppure, da Azione e da Italia viva si continua a spingere in quella direzione. E non solo da quelle parti, perché anche gli alleati del Pd insistono sull'agenda Draghi. "Una agenda di governo in continuità con l'attuale esecutivo: sulle riforme e il PNRR, sul modo di stare nell'Ue da protagonisti e non da antagonisti, sul sostegno all'Ucraina e il contrasto a Putin", ha detto il segretario di +Europa e sottosegretario agli Esteri, Benedetto Della Vedova, che però è in coalizione con Nicola Fratoianni di Sinistra italiana, che non ha mai dato supporto al governo Draghi e che non si può certo definire un europeista o atlantista.

Da Mariastella Gelmini di Azione, invece, si sottolinea: "Non tiriamo Draghi per la giacchetta, ma pensiamo che le votazioni del 25 settembre siano particolarmente importanti per decidere del futuro del Paese". Posizione confermata anche da parte di Carlo Calenda: "Se ci sarà impasse e non uscirà una maggioranza chiara dalle elezioni, sarà inevitabile ricorrere a Draghi". E mentre da Azione si continua a puntellare l'opinione pubblica sulla "situazione piuttosto preoccupante" perché, a detta di Calenda, "la coalizione di destra-destra è in evidente rottura rispetto al metodo e al merito del precedente governo", lo stesso Mario Draghi mette a tacere qualunque allarmismo. "Chiarissime le parole pronunciate oggi da Draghi al Meeting di Rimini: 'Sono convinto che il prossimo governo, qualunque sia il suo colore politico, riuscirà a superare quelle difficoltà che oggi appaiono insormontabili - come le abbiamo superate noi l'anno scorso. L'Italia ce la farà, anche questa volta", ha fatto notare il senatore di Fratelli d'Italia, Giovanbattista Fazzolari.

Nel frattempo, è intervenuto anche Matteo Renzi: "Tutti applaudono Draghi, bravi.

Ma il 25 settembre gli altri sostengono chi lo ha mandato a casa: la destra di Meloni e Salvini, la sinistra di Fratoianni, i 5Stelle di Conte. Gli unici coerenti a sostegno di Draghi siamo stati e saremo solo noi".

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