Sventola la bandiera libica dal balcone di Palazzo Chigi, un dettaglio non indifferente: ogniqualvolta è in corso una visita di un capo dello Stato o di governo straniero, viene posizionata, al fianco di quella italiana ed europea, la bandiera della nazione del leader ospitato.
In questo caso, la bandiera libica è la prima straniera ad essere sventolata da quando Conte è tornato all’interno della sede della presidenza del consiglio. Il premier libico, Fayez Al Sarraj, è il primo capo di governo ad incontrare ufficialmente a Roma i vertici del nuovo esecutivo.
Una scelta questa dai tanti possibili significati, prima di tutto simbolici: la vicinanza tra Italia e Libia, l’importanza che il Paese nordafricano ha per il nostro Paese, la delicatezza di un dossier che non si riesce a chiudere. A questo occorre aggiungere che i rapporti personale tra Giuseppe Conte ed Sarraj sono sempre stati ottimi, specialmente da un anno a questa parte, da quando cioè il presidente del consiglio, a guida dell’esecutivo gialloverde, ha ottenuto da Donald Trump la promessa per una guida italiana della cabina di regia sulla Libia.
Da allora i due si incontrano spesso, sia a Roma che in Libia. A Palermo poi, in occasione del vertice dello scorso novembre, Conte a favore di telecamera è riuscito a far immortalare la stretta di mano tra Al Sarraj e Khalifa Haftar.
Quando poi, dopo la crisi di governo, il presidente del consiglio viene riconfermato proprio da Tripoli arriva l’endorsement da parte del governo guidato da Al Sarraj. Poche ore dopo il messaggio di buon lavoro recapitato alla Farnesina, proprio il premier libico parte alla volta di Roma.
Secondo fonti della presidenza del consiglio riprese da AgenziaNova, il numero uno del governo di Tripoli si trova nella capitale da lunedì sera. Il suo programma però è mantenuto, per motivi di sicurezza, sotto stretto riserbo. Non si ha notizia di incontri ufficiali, né di vertici informali con le autorità italiane.
Di sicuro, Al Sarraj vede alcuni funzionari dell’ambasciata libica ma non emergono grossi dettali. Solo nel pomeriggio di martedì arriva la conferma che il premier libico è atteso a Palazzo Chigi per un vertice con Conte.
E nel cortile della presidenza del consiglio, Al Sarraj riceve tutti gli onori che spettano ad un capo del governo. Del resto è lui l’unico riconosciuto ufficialmente dall’Italia come rappresentante della Libia.
L’incontro inizia puntuale, poco dopo mezzogiorno, ma non si hanno anche in questo caso al momento molti dettagli. Il vertice, così come riferisce l’agenzia Agi, dura poco più di un’ora. Probabile che, sul tavolo dei colloqui, vi sia la questione relativa ai flussi migratori tornati nuovamente a numeri che segnano un trend in deciso rialzo rispetto ai mesi precedenti. Nel corso dell’ora di colloquio poi, possibile anche uno scambio di vedute sulla guerra che non accenna a finire alle porte di Tripoli e su un percorso di stabilizzazione oramai arenato.
Difficile, come detto in precedenza, conoscere il programma di Al Sarraj a Roma.
C’è chi azzarda una permanenza nelle prossime ore del premier libico nella capitale, in modo da poter incontrare anche il presidente Macron, atteso in Italia in serata. Per il momento però, vengono smentite le voci che parlando di un vertice a tre tra Al Sarraj, Conte e lo stesso Macron.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.