Le Ong intralciano le operazioni della Guardia costiera e continuano a fare quello che vogliono in mezzo al mare piangendo il morto se poi le loro navi vengono bloccate in porto. Dalla Tunisia continua ad arrivare il grosso del flusso dei migranti con l'appoggio dei pescherecci locali che lanciano le richieste di soccorso e probabilmente servono da punto di appoggio per i barchini.
La Capitaneria di porto di Lampedusa ha fermato ieri la nave Louise Michel finanziata dal misterioso Banksy, l'artista di strada super amato dai radical chic. In una nota la Guardia costiera denuncia che la piccola unità navale avrebbe dovuto recarsi a Trapani, come stabilito dal Viminale, in seguito al recupero in mare di una settantina di migranti. «Dopo aver effettuato il primo intervento di soccorso in acque libiche, contravveniva all'impartita disposizione di raggiungere il porto di Trapani - si legge nel comunicato - dirigendo invece su altre 3 unità di migranti sulle quali, peraltro, stavano già arrivando i mezzi della Guardia Costiera italiana».
Chi è in prima linea sul mare fa notare che «se autorizzati è possibile effettuare più salvataggi, ma in coordinamento con il Centro di soccorso di Roma». La nave batte bandiera tedesca ed il nome si ispira ad un'eroina anarchica francese. Sul sito dei talebani dell'accoglienza si specifica che l'operazione mira a «combinare il salvataggio con i principi del femminismo, dell'antirazzismo e dell'antifascismo».
Louise Michel ha platealmente violato il decreto sull'immigrazione e soccorso in mare del nuovo governo. «Le disposizioni impartite alla nave Ong, valutate le sue piccole dimensioni, erano altresì tese a evitare che la stessa prendesse a bordo un numero di persone tale da pregiudicare sia la sua sicurezza che quella delle imbarcazioni di migranti a cui avrebbe prestato soccorso» spiega la Guardia costiera. Non solo: le Ong del mare, che vogliono sostituirsi agli Stati per aiutare i migranti illegali ad arrivare in Italia, stanno intralciando le operazioni. «L'aereo Seabird ha bombardato il Centro di soccorso di segnalazioni dei barchini in mare. Si rischiano duplicazioni di avvistamenti sovrapponendosi ad altri assetti governativi creando confusione in operazioni delicate» spiega la fonte del Giornale.
Anche i documenti di bordo della nave Life support di Emergency, che si sta dirigendo verso il porto assegnato di Ortona con il suo carico di migranti, verranno controllati per capire se ha violato o meno il decreto Ong. La procura di Agrigento si occuperà della nave di Banksy e dell'intralcio alle operazioni segnalato della Guardia costiera. Dalla Tunisia continua il boom degli arrivi, soprattutto di sub sahariani, che possono entrare nel paese senza visto per novanta giorni. E pagando appena 600 euro in dinari locali si imbarcano su una bagnarola di ferro verso l'Italia. «Più che navi madre il fondato sospetto è che siano coinvolti nel traffico, come punto di appoggio, i pescherecci tunisini. Sia per supporto nella navigazione, sosta in caso di difficoltà e recupero dei barchini e dei motori fuori bordo» rivela una fonte in prima linea sul mare. E aggiunge: «Non è un caso che il 60-70% dei barchini vengono intercettati grazi ai mayday di soccorso lanciati dai pescherecci tunisini».
Domani inizia la visita a Tunisi del Commissario europeo, Paolo Gentiloni e a fine aprile arriverà il ministro dell'Interno Matteo Piatendosi con l'omologo francese Gerald Darmanin. Sul tappeto l'addestramento delle forze tunisine impegnate nel contrasto all'immigrazione illegale, consiglieri, mezzi e aiuti finanziari.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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