Scontri alla Sapienza, il Viminale difende la polizia: "Ha evitato l'assalto"

Il neoministro Piantedosi commenta le tensioni tra manifestanti e forze dell'ordine davanti all'ateneo. "La polizia ha fatto in modo che una manifestazione autorizzata si svolgesse regolarmente"

Scontri alla Sapienza, il Viminale difende la polizia: "Ha evitato l'assalto"

Le forze dell'ordine hanno agito in modo corretto. "La polizia ha fatto in modo che una manifestazione autorizzata, quella che era in corso all'interno della Sapienza, si svolgesse liberamente". Il neo ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, lo ha precisato in riferimento agli scontri avvenuti oggi - 25 ottobre - davanti all'ateneo romano, dove alcuni attivisti dei collettivi studenteschi avevano inscenato un'accesa protesta contro i relatori di un convegno organizzato nella facoltà di Scienze politiche. I toni esagitati della contestazione, avevo costretto gli agenti a intervenire con la forza.

Scontri alla Sapienza, le parole di Piantedosi

Invitato da alcuni cronisti a commentare l'episodio, nel frattempo divenuto motivo di polemiche provenienti da sinistra, Piantedosi non ha esitato nel difendere l'operato delle forze dell'ordine. A chi osservava che alcuni studenti fossero stati manganellati durante i momenti di tensione, il capo del Viminale ha risposto offrendo una lettura dei fatti piuttosto chiara. "No, no, la polizia ha fatto in modo che non ci fosse l'assalto a una iniziativa che si stava svolgendo regolarmente", ha affermato.

Stando a quanto ricostruito dalle stesse forze dell'ordine, gli attivisti avevano iniziato a premere contro il cordone di sicurezza schierato davanti all'ateneo, obbligando gli agenti a un'azione di contenimento. Dal governo, la voce di Piantedosi era stata preceduta da quella della nuova ministra dell'Università, Anna Maria Bernini, che analogamente non aveva esitato a condannare l'accaduto. "Chi inibisce la manifestazione del pensiero altrui non comunica, prevarica. Quanto accaduto a La Sapienza è esattamente ciò che non dovrebbe accadere in alcun contesto e ancor meno nei luoghi del sapere dove si coltivano i valori della libertà, del confronto, del dialogo. Gli atenei, le aule, devono essere spazi di formazione e costruzione", aveva dichiarato l'esponente forzista.

Le dichiarazioni del capo del Viminale hanno poi spento sul nascere alcune polemiche prontamente sollevate dall'opposizione.

In particolare a chiamare in causa Piantedosi era stato il leader del Movimento Cinque Stelle, Giuseppe Conte, che in rifermento agli scontri alla Sapienza aveva accusato: "Ci sono immagini che fanno venire i brividi, lo dico al neo ministro dell'Interno. Vedere manganelli e cariche contro gli studenti che dalle immagini appaiono indifesi mi preoccupa da cittadino e da professore universitario".

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