Sono ormai passati dei giorni dalla votazione in Senato, ma i principali partiti dell'area di centrosinistra continuano a beccarsi e ad addossarsi la colpa per la fine del ddl Zan. Durissimo, ad esempio, il botta e risposta fra gli ex premier Matteo Renzi ed Enrico Letta: il primo impegnato a difendersi dalle accuse e ad attribuire ogni responsabilità a Pd e M5s, il secondo, evidentemente poco sereno, deciso ad uscire pulito da quello che, per il suo partito, rappresenterà sempre con un tremendo fallimento. Una macchia difficile da cancellare, dato che alcune delle defezioni sul disegno di legge sono arrivate proprio dal Partito democratico.
Il Letta furioso
Nei giorni scorsi il segretario dem non le ha mandate a dire ai rappresentanti di Italia Viva, considerati in parte responsabili del naufragio del ddl. Il giorno successivo al voto, Enrico Letta ha infatti sbottato dai microfoni di Radio Immagina: "Ieri sul ddl Zan hanno fatto le prove generali dei giochi per il Quirinale o di alleanze politiche. E lo hanno fatto sui diritti delle persone".
Il contrattacco di Renzi
Dopo aver lasciato parlare il segretario del Pd, Matteo Renzi ha poi sferrato il suo attacco, citando fra l'altro le parole di Romano Prodi. Ospite della trasmissione Che tempo che fa, il Professore si era espresso in modo molto critico sulle circostanze relative al fallimento del ddl Zan. Secondo Prodi, infatti, l'incidente che ha portato alla fine del disegno di legge sarebbe stato addirittura cercato:"Era molto facile fare piccole modifiche, anche verbali, ma si è strumentalizzato il tutto. Si voleva creare l'incidente e l'incidente c'è stato. È stata una prova di forza, la destra ha anche vinto, ma a danno di un problema su cui ci voleva un accordo".
Da qui la difesa di Renzi, che respinge le accuse di sabotaggio e rispedisce gli attacchi al mittente. Sarebbe stato il Pd, secondo l'ex sindaco di Firenze, ad aver gestito male la delicata questione della legge contro l'omofobia. "Mi attaccano per la vicenda dei diritti? A me scappa da ridere, perché su questo tema quelli come il mio amico Enrico Letta sono il 'bla bla bla' fatto persona. Per anni hanno discusso, una volta erano i Dico, una volta i Pacs. Poi siamo arrivati noi e abbiamo fatto una legge, e oggi chi si ama può dire di sì davanti a un pubblico ufficiale indipendentemente dal proprio orientamento sessuale", commenta stasera Matteo Renzi, nel corso di un'intervista concessa a Zapping, su Rai Radio1.
"Sulla legge Zan hanno combinato un autogol, un pasticcio incredibile lo sapeva anche l'ultimo usciere del senato che non c'erano i numeri. Loro però hanno preferito andar sotto per fare le piazzate", conclude.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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