La sinistra in picchiata sullo scalo "Berlusconi". Salvini: non ci fermiamo

L'Enac approva l'idea "senza obiezioni". Fuoco di sbarramento di Sala, Pd e 5 Stelle

La sinistra in picchiata sullo scalo "Berlusconi". Salvini: non ci fermiamo
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«Qualcuno a sinistra storcerà il naso» aveva facilmente predetto il vicepremier Matteo Salvini, annunciando di voler intitolare l'aeroporto di Malpensa a Silvio Berlusconi.

Sono passati appena quattro giorni e non solo di nasi se ne sono storti parecchi, ma sono decollate veloci polemiche e raccolte di firme, corredate da svariate proposte alternative. Da Carla Fracci all'ambasciatore Luca Attanasio ucciso in Congo, per arrivare fino a Manzoni e Giuseppe Verdi. Più formalmente, ieri, i deputati di Partito democratico, Movimento cinque stelle e Alleanza verdi e sinistra, hanno chiesto, nell'Aula della Camera, una informativa urgente del governo: «Si tratta di una scelta divisiva presa con metodi che non possiamo accettare» presa «con tempi barbari e senza alcun rispetto delle istituzioni» dice la deputata Pd Silvia Roggiani, intervenuta in Aula. «Tempi barbari» è una frase che piace anche al sindaco Sala. «Io non sono irritato», ha commentato ieri (irritato) «non è un problema di emotività, è un problema di razionalità, quello che discuto è perché non ci sia più rispetto delle forme, della correttezza nei rapporti. L'intitolazione di un aeroporto non è una cosa che viene così, e chi la decide, un presidente Enac senza nemmeno consultare la società che ci lavora?», ovvero Sea. Nel frattempo infatti Pierluigi Di Palma, presidente dell'Enac, si è assunto la responsabilità dell'intitolazione dell'aeroporto di Malpensa a Silvio Berlusconi «ho presentato io la proposta al Consiglio di amministrazione di Enac». E in Consiglio, è stata approvata «senza obiezioni». Che invece non hanno tardato ad arrivare. Con una sinistra che ritrova il debole collante al solo accenno del nome «Berlusconi». «L'aeroporto di Malpensa è la porta della Lombardia al mondo, è il crocevia per milioni di viaggiatori e di centinaia di nazionalità, è un orgoglio italiano: non può essere intitolato ad una figura così divisiva e controversa», è la petizione lanciata su change.org dai giovani democratici che ha raccolto 47 mila e rotte firme. «Intitoliamo Malpensa all'ambasciatore Attanasio, lombardo che ha portato nel mondo la parte migliore dell'Italia», è la proposta del capogruppo Pd in Regione Lombardia Pierfrancesco Majorino. «Chissà se il ministro Salvini sa che l'aeroporto di Roma Fiumicino è dedicato a Leonardo Da Vinci, che quello di Venezia a Marco Polo, quello di Genova a Cristoforo Colombo. Per l'aeroporto di Malpensa ci soni sono tante e tanti milanesi illustri che non sfigurerebbero da Alessandro Manzoni a Giuseppe Verdi, da Cesare Beccaria, a Carla Fracci, da Alda Merini a Gae Aulenti», suggerisce polemico Marco Grimaldi dell'Alleanza Verdi Sinistra. Che aggiunge: «confesso apertamente: io ad esempio mi vergognerei di prendere un volo dall'aeroporto Falcone e Borsellino per poi atterrare allo scalo Silvio Berlusconi». No si è fatto attendere il commento di Salvini: «La sinistra sta impazzendo perché abbiamo mantenuto l'impegno di dedicare l'aeroporto di Malpensa a Silvio Berlusconi.

Ci fosse a sinistra, tra quelli che l'hanno insultato e aggredito per 30 anni, qualcuno che vale un decimo di quello che vale Silvio Berlusconi. Non ci fermeremo di fronte a insulti, attacchi e offese. Non sta simpatico alla sinistra? Ce ne faremo una ragione...».

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