Dopo la Brexit ci sono piccoli risparmiatori che non vorrebbero avere nessun investimento in portafoglio, mentre altri sono ansiosi di recuperare le perdite subite. Altri ancora hanno denaro da investire ma sono incerti sul da farsi, così come ci sono speculatori incalliti pronti a trarre profitto dalla situazione caotica dei mercati, ben sapendo che così si espongono a perite ingenti. Resta il fatto che venerdì scorso la vittoria dei sostenitori della Brexit ha mandato gli indici di Borsa in picchiata, mentre i titoli di Stato dei Paesi ritenuti più sicuri (Germania e Stati Uniti) e l'oro tornavano a essere acquistati a piene mani come «beni rifugio». È grande quindi attesa per la riapertura dei mercati di domani, centrale per capire se il crollo del venerdì nero (Piazza Affari ha ceduto il 12,5%) rappresenti una reazione isolata al panico provocato da un risultato referendario risultato opposto a quello dipinto dai sondaggi (tutti stimavano che avrebbero vinto i favorevoli alla permanenza di Londra nella Ue) oppure una lunga fase di correzione dei mercati. Come è accaduto nel 2008, dopo Lehman Brothers, o nel 2011 dopo la crisi del debito sovrano della zona euro. Capire oggi quali siano le mosse giuste in portafoglio non è semplice. Ecco perché «il Giornale» ha pensato una guida con 4 soluzioni, studiate per altrettanti risparmiatori tipo, ognuno con un proprio profilo di rischio e un obiettivo di rendimento. Redimento che, va ricordato, non è da «garantito» quanto piuttosto un target potenziale da centrare alla luce della situazione delle Borse.
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