Sarà lunga. Il Comitato di emergenza dell'Oms ha sottolineato che la pandemia non finirà presto e ha esortato «tutte le persone, in particolare i giovani, e le comunità a continuare a giocare un ruolo attivo nella prevenzione e controllo della trasmissione del Covid-19».
Nel mondo il virus corre. Ieri secondo Worldometer si sono sfiorati i 18 milioni di contagi: 17.901.750. L'aumento era di 149.042 casi ma con molti Paesi che - per ragioni di fuso orario - ancora dovevano comunicare il dato definitivo fa più testo il numero totale di venerdì: 289.149 casi in ventiquattr'ore. Sempre in prima linea gli Stati Uniti, che venerdì hanno contabilizzato 70.904 nuovi contagi: la California è il primo stato a superare il mezzo milione di contagi. La paura è testimoniata dal mercato nero dei permessi di residenza in Paesi poco colpiti che sta interessando molti ricconi.
Del mondo parleremo dopo. Prima c'è da rendere conto dell'Europa, che ora ci vede come gli studenti modello. Ovunque i contagi salgono pesantemente, solo da noi sembrano sotto controllo. In Spagna, in attesa del dato di ieri, venerdì si sono contati 3.092 nuovi casi. L'emergenza nel Paese iberico è tale che il governo sta pensando di estendere le tutele per i lavoratori in aspettativa forzata (Erte), in scadenza a settembre, per tre mesi aggiuntivi, fino a dicembre. «Non ha senso - ha detto la ministra del Lavoro Yolanda Diaz - revocare un sistema di protezione così importante» e che «coinvolge una tale quantità di risorse pubbliche» nel «momento decisivo».
In Germania dove ieri si sono contati 1.012 nuovi contagi e a Berlino hanno sfilato i «negazionisti» del Covid, come raccontiamo in questa stessa pagina, da ieri tampone gratuito per i vacanzieri che rientrano in Germania da soggiorni trascorsi all'estero. E in Austria un impiegato della cancelleria che non lavora a stretto contatto con il cancelliere Sebastian Kurz è risultato positivo al coronavirus.
Corrucciata anche la Francia, dove venerdì si sono verificati 1.346 nuovi casi. Il governo ha deciso che i viaggiatori provenienti da 16 Paesi considerati a rischio per la circolazione del Covid-19 siano sottoposti a test antivirus all'arrivo negli aeroporti e nei porti, a meno che non presentino la prova di un test negativo effettuato entro 72 ore dalla loro partenza. I positivi si dovranno mettere in quarantena per 14 giorni. Nel Regno Unito risalgono i casi: ieri 771 casi, venerdì 880. Il governo sta pensando a chiudere nuovamente i pub e proibire «altre attività» allo scopo di preservare la ripresa dell'attività scolastica a settembre. E in Russia (ieri 5.462 nuovi casi) ieri è stata annunciata la prima campagna di vaccinazione di massa con un farmaco che a brevissimo otterrà l'autorizzazione. Avranno precedenza medici e insegnanti.
Allerta anche in Asia, dove l'India ha ieri contato 54.782 nuovi casi toccando quota 1,75 milioni. In Giappone venerdì ben 1.323 nuovi casi e record a Tokyo (463). «Se la situazione peggiora, Tokyo dovrà pensare a emettere un proprio stato di emergenza», ha dichiarato la governatrice di Tokyo, Yuriko Koike. In Corea del Sud è stato arrestato Lee Man-hee, leader della setta segreta causa di uno dei principali cluster di contagio, accusato di aver nascosto informazioni alle autorità. A Seul e dintorni è psicosi denaro: la popolazione sta bruciando grandi quantità di banconote perché si teme siano vettore di contagio.
E in Afghanistan è morto proprio per Covid Ibrahim Basim, il medico che ha scoperto il primo caso di coronavirus nel Paese e una delle principali voci di allarme sull'impatto della malattia sulla società afghana impoverita.
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