Sparatoria tra nomadi: 17enne colpito alla testa

Ferito in auto dopo rissa: è grave. E forse non era il bersaglio

Sparatoria tra nomadi: 17enne colpito alla testa

Gli hanno sparato alla testa, all'improvviso, a bruciapelo, mentre era in auto con la madre e altri della sua famiglia. Lo hanno colpito a tradimento, in via Platone, a Noto, provincia di Siracusa, un ragazzino di diciassette anni. I carabinieri del Comando provinciale di Siracusa li hanno sentiti tutti, nel corso degli interrogatori, ma nessuno ha saputo dare indicazioni utili alle indagini, nemmeno la madre.

Poi le immagini delle telecamere di sicurezza della zona e il sopralluogo dei militari sul luogo del ferimento hano svelato la verità che nessuno trovava. Poco prima dell'agguato c'era stato un violento scontro tra giovani, appartenenti alla comunità nomade, come del resto lo è la vittima, dopo una serata passata ad ubriacarsi. Una rissa scatenata dall'alcol tra appartenenti alla comunità nomade dei Camminanti, come la vittima, e che qualcuno non ha considerato finita nemmeno quando da quel posto si erano allontanati tutti. La prova consisterebbe in alcuni frammenti di vetro rinvenuti dai carabinieri che certificherebbero il ovente dell'aggressione. Dopo essersi separati, il 17enne sarebbe salito in macchina, insieme ai parenti; i rivali, invece, si sarebbero armati e uno di loro avrebbe esploso più colpi di pistola, uno dei quali ha colpito alla testa il giovane che si trova in Rianimazione, all'ospedale Garibaldi di Catania, dove è stato sottoposto a un intervento chirurgico ed è ricoverato in gravi condizioni. La vettura si era diretta al pronto soccorso di Avola poi la gravità delle condizioni del ragazzo ha imposto il trasferimento al Garibaldi. Non è ancora chiaro comunque se fosse lui o altri nella macchina l'obiettivo del killer. Inizialmente si era ipotizzato che la pistola si trovasse in auto ed il colpo fosse partito accidentalmente, ma poi l'ipotesi era stata scartata. L'unica cosa certa è che chi ha sparato lo ha fatto per uccidere: le indagini dei carabinieri sono però rese difficili dalla scarsa collaborazione dei testimoni.

La procura di Siracusa, con il pm Salvatore Grillo, ha aperto un fascicolo. «I Camminanti si sono stabiliti a Noto alla fine degli anni '50. Ma in realtà vivono sul territorio solo pochi mesi, da novembre a febbraio.

Per il resto dell'anno sono sparsi sul territorio nazionale» ha spiegato a La Sicilia il sindaco di Noto, Corrado Figura. La contrada Arance dolci, alle spalle di via Platone, non è nuova a episodi simili protagonisti sempre i Camminanti.

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