La quarantena è all'ultima spiaggia, almeno si spera. Nei giorni scorsi il messaggio del governo lasciava trasparire un po' di ottimismo («Chi vive vicino al mare può farsi il bagno») e le vacanze estive che sembravano un miraggio cominciano a diventare una prospettiva non più irrealizzabile. Ma serve tempo. In Emilia-Romagna, ad esempio, «non è consentito fare bagni in mare, né passeggiate» fino al 4 maggio. Lo ha precisato l'assessore regionale al Turismo e Sistemi di Mobilità, Andrea Corsini: «Le nostre norme non consentono di allontanarsi dalle immediate vicinanze della propria abitazione se non per comprovate e valide motivazioni. E non è prevista la possibilità di accedere all'arenile. Quindi fino al 4 maggio, come dicevo, fare un tuffo in mare, e magari la passeggiata sull'arenile, non è permesso». «Le spiagge e gli stabilimenti balneari saranno la miccia e la pietra focaia per far ripartire il turismo nel nostro Paese», dice Fabrizio Licordari, presidente di Assobalneari Italia. Già, ma come ripartire e metterle in sicurezza? L'idea che è venuta alla Arrigoni spa, azienda comasca nata nel 1936, è semplice: adattare gli schermi agrotessili per proteggere le coltivazioni da parassiti e agenti inquinanti. Ne è nato il progetto Delimita, che verrà illustrato oggi: una rete a doppio strato, lavabile e sanificabile, capace di delimitare un'area secondo le misure di sicurezza previste dalle norme anti Covid come spazi esterni, giardini condominiali, residence, parchi, aree gioco per l'infanzia.
«La nostra protezione si comporta come un filtro inerziale, in grado di ridurre quasi completamente il passaggio di vettori di cariche batteriche/virali e al tempo stesso crea un microclima gradevole, ci difende dal caldo e dal vento e costa mediamente 10 volte meno del plexiglass». Oggi la presentazione ufficiale.
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