Via della Spiga, si brinda all'eccellenza del vino

L'evento nel Quadrilatero. Sabrina Iencinella: "I produttori di nicchia sono il meglio del Paese"

Via della Spiga, si brinda all'eccellenza del vino
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L'Italia delle eccellenze, riconosciuta e apprezzata in tutto il mondo, si mostra al mercato nella cornice più prestigiosa. Nel quadrilatero milanese della moda, epicentro del lusso e della tradizione stilistica tricolore, le migliori etichette vinicole italiane entrano nelle boutique e si vestono di meritata visibilità.

Fino al 10 ottobre, tutti i giorni dalle 11.30 alle 20.30, il nettare imbottigliato dai migliori produttori marchigiani si potrà degustare in particolare nella prestigiosa location ViaSpiga15, all'interno degli eleganti spazi curati e messi a disposizione dall'imprenditrice Sabrina Iencinella. «Questo luogo è nato anche per dare un supporto di comunicazione e di visibilità alle nostre eccellenze, specialmente a quei produttori di nicchia che esprimono al meglio i valori del Made in Italy. Lavoriamo con i buyer italiani e internazionali per far conoscere i nostri prodotti di alta qualità all'estero. Così creiamo contatti e quindi business. Oggi il vero lusso è mangiare e bere bene», spiega la stessa Iencinella, che nel quadrilatero della moda ha creato un luogo di incontro dal quale far partire nuove occasioni di promozione delle nostre tipicità.

Ieri, alla presentazione dell'iniziativa inserita nell'ambito della Vendemmia 2024 di Milano, è emerso il costante interesse dei mercati stranieri verso le etichette tricolori, sull'onda lunga dei numeri che premiano il nostro export. «L'Italia è molto forte all'estero, perché unisce volumi e qualità. In America impazziscono per il Chianti Classico, il Pinot grigio, il Prosecco o il Verdicchio», racconta Guido Zarate, importatore e distributore di vino e cibo italiani negli Stati Uniti.

E ancora: «Dobbiamo far conoscere di più i vini marchigiani, ora il mio obiettivo è importare 9mila bottiglie per ciascuno di questi piccoli produttori. In America, come altrove, conta moltissimo il passaparola». In via della Spiga i produttori marchigiani Mauro Quacquarini, Federico Lucarelli e Marta e Camilla Cocci Grifoni svelano le loro migliori etichette e confermano di guardare a orizzonti internazionali.

«Il Made in Italy non è un prodotto da vendere ma un'esperienza da vivere; la nostra particolarità va sperimentata e la nicchia deve diventare un punto di forza. Ora guardiamo a mercati esteri maturi, che sanno apprezzare la qualità».

La sfida è lanciata: «Non abbiamo nulla da invidiare alla Francia e anzi, possiamo competere con essa». A testimoniare l'attrattività delle nostre etichette fuori dai confini nazionali è anche l'imprenditore Mauro Bortignon, che gestisce un ristorante a Miami: «La clientela che serviamo dice ama molto i vini rossi italiani, specialmente i più corposi».

Da ViaSpiga15 esce la consapevolezza che fare sistema può aiutarci ulteriormente a rafforzare la spinta del Made in Italy, soprattutto nel settore enogastronomico soggetto alle insidie dell'«italian sounding», fenomeno di contraffazione imitativa al quale il governo Meloni ha dichiarato guerra. Intanto, per chi nei prossimi giorni passerà dal quadrilatero della moda, l'esperienza di gusto tricolore sarà a portata di mano. Anzi, di calice.

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