I grillini accusano Mario Draghi e Mattarella. Sarebbe colpa loro, infatti, se durante la crisi di governo lo spread è salito. Infuocando la scena politica nazionale. Dopo la nomina a premier incaricato, infatti, le borse ieri non hanno reagito bene con un marcato calo e con il differenziale tra Btp e Bund tedeschi in risalita.
Secondo Laura Castelli, deputata grillina che per qualche ora è stata in odore di ministero nel governo Conte, il motivo di tanta volatilità nei mercati è dovuta al fatto che "evidentemente Cottarelli non garantisce stabilità". Il motivo? "D'altronde - spiega la pentastellata in una intervista all'Huffington Post - ha formulato lui stesso critiche moderate all'euro nei suoi libri, in parte coincidenti con le stesse analisi economiche di uno come Paolo Savona". Ecco perché creerebbe incertezza da cui dipende l'andamento dello spread.
A dire il vero, Cottarelli - che in queste ore è in attesa che si delinei la situazione politica e si decida un governo politico o tecnico - nei suoi testi ha sì teorizzato la possibilità che la valuta comunitaria crolli, ma ha anche sottolineato che l'Italia a suo avviso non dovrebbe uscire. Giudizio che, a sentire la Castelli, anche il M5S condivide.
Le cose, però, sono andate diversamente. Mattarella si è opposto e il governo giallo-verde è saltato. Salvini chiede ora il voto a settembre, Di Maio a luglio oppure il ritorno a un improbabile governo Conte. Cottarelli resta a guardare, ma la sua nomina brucia ancora ai Cinque Stelle. Che mettono nel mirino anche la Bce di Mario Draghi. La Castelli all'Huffington parla di "notizie confermate" secondo cui "la Bce e le banche italiane hanno rallentato se non sospeso l'acquisto di Btp sul mercato italiano contribuendo all'aumento dello spread. Domani c'è un'asta da 7 miliardi. Chi li comprerà? Le banche italiane che non hanno più liquidità?". Il riferimento, ovviamente, è al famoso quantitative easing varato da Supermario. Per la deputata grillina "si va indebolendo proprio nel momento in cui dovrebbe essere rinforzato per mettere in sicurezza la stabilità dell'eurozona".
La crisi finanziaria è uno sgambetto di Mario Draghi avverso al cambiamento?, si chiedono i grillini che infatti annunciano "un'interrogazione al Parlamento Europeo per verificare se in questi giorni c'è stata una sospensione del quantitative easing che ha creato scompensi sui mercati italiani. E' quello che ci risulta dai numeri. Magari era già previsto, ma ce lo dicano".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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