Gli Stati Uniti si scagliano contro TikTok "Vietato sui dispositivi del governo"

La norma passata al Senato attende il via libera della Camera "I dati potrebbero finire nella mani del regime di Pechino"

Gli Stati Uniti si scagliano contro TikTok "Vietato sui dispositivi del governo"

New York. Negli Usa è ormai guerra aperta a TikTok. Sullo sfondo delle crescenti preoccupazioni per la sicurezza nazionale derivanti dal social, il Senato americano ha approvato all'unanimità una legge che proibisce ai dipendenti federali di scaricare o usare l'app cinese su apparecchiature governative. Il provvedimento, che ora deve essere approvato dalla Camera e firmato dal presidente Joe Biden, segna l'ultimo tentativo in Congresso di arginare l'app divenuta la più popolare al mondo (e usata da due terzi dei teenager negli Stati Uniti). I funzionari Usa infatti temono che i dati degli utenti di TikTok possano finire nelle mani del governo di Pechino a causa dell'influenza del Dragone sulla sua società madre, ByteDance.

Nelle ultime due settimane almeno sette stati americani - Utah, Maryland, Texas, Alabama, Oklahoma, South Carolina e South Dakota - hanno dichiarato che vieteranno ai dipendenti pubblici di utilizzare l'app sui dispositivi governativi, mentre il Nebraska ha già attuato il bando nel 2020. Intanto nei giorni scorsi una nuova iniziativa in Congresso è partita dal senatore della Florida Marco Rubio, il quale ha proposto insieme a due deputati (il repubblicano del Wisconsin Mike Gallagher e la democratica dell'Illinois Raja Krishnamoorthi) un disegno di legge bipartisan per impedire al social di operare negli Stati Uniti. Un piano arrivato dopo che sia l'amministrazione Biden che l'ex presidente Donald Trump hanno condiviso le preoccupazioni su TikTok e i suoi rischi per la sicurezza. Il provvedimento prevede anche lo stop a tutte le transazioni negli Usa delle compagnie social che sono basate o sostanzialmente influenzate da paesi stranieri considerati avversari come Russia, Cina, Iran, Corea del Nord, Cuba e Venezuela. «È preoccupante che, invece di incoraggiare il governo a concludere la revisione sulla sicurezza nazionale di TikTok, alcuni membri del Congresso abbiano deciso di spingere per un divieto dettato da motivazioni politiche, che non farà nulla per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti. TikTok è amato da milioni di americani che usano la piattaforma per imparare, far crescere le loro attività e connettersi con contenuti creativi che portano allegria», ha sottolineato un portavoce del social in riferimento alla proposta di legge annunciata da Rubio. «Continueremo a informare i membri di Capitol Hill sui piani che sono stati sviluppati sotto la supervisione delle più importanti agenzie di sicurezza nazionale del Paese - ha aggiunto - piani che siamo in procinto di attuare per rendere ancora più sicura la nostra piattaforma negli Usa».

Il segretario al Tesoro Janet Yellen, tuttavia, ha recentemente affermato che l'app presenta «legittime preoccupazioni per la sicurezza nazionale» degli Stati Uniti, e all'inizio del mese il direttore dell'Fbi Christopher Wray ha spiegato che la società madre di TikTok è controllata dal governo cinese, che potrebbe «usarla per operazioni di influenza». Sempre sul fronte hi-tech, il dipartimento del Commercio degli Stati Uniti ha annunciato che Washington ha inserito 36 società cinesi di micro-chip (tra cui Cambricon e Yangtze Memory Technologies) nella sua lista nera.

La misura impedirà a tali aziende di acquistare componenti o tecnologia made in Usa con l'obiettivo di «limitare i tentativi della Cina di ottenere e sfruttare tecnologie avanzate, inclusa l'intelligenza artificiale, per i suoi sforzi di modernizzazione militare e violazioni dei diritti umani».

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