Storari si difende sulle carte a Davigo

Incompatibilità ambientale e funzionale. Via da Milano e non più pubblico ministero

Storari si difende sulle carte a Davigo

Incompatibilità ambientale e funzionale. Via da Milano e non più pubblico ministero. Per Paolo Storari è pesante la richiesta del procuratore generale della Cassazione, Giovanni Salvi, che ha avviato il procedimento disciplinare nei suoi confronti e chiesto al Csm il suo trasferimento dalla procura meneghina. E a Palazzo de' Marescialli il difensore, Paolo Della Sala, per un'ora e mezza cerca di smontare le accuse. «L'auspicio è che venga rigettata la richiesta», dice.

Ma tutto avviene a porte chiuse, nella sezione disciplinare e sono «totalmente riservati», spiega l'avvocato, i tempi entro cui arriverà la decisione. Potrebbe essere in settimana o nella prossima, con il deposito della motivazione.

Della Sala, uscendo con Storari dall'udienza durata due ore, sottolinea che il suo assistito non vuole strumentalizzare la raccolta di firme di solidarietà con lui di 250 pm e giudici, né farla apparire come una rivolta contro il procuratore Francesco Greco. «Non abbiamo mai depositato una lista delle persone che hanno accordato fiducia e la loro simpatia umana al dottor Storari, contrariamente a quanto qualcuno ha pubblicato. Non abbiamo enfatizzato questo argomento. La difesa propone ben altri argomenti».

Storari è accusato da Salvi di aver commesso ad aprile il reato di rivelazione di segreto istruttorio, per aver consegnato all'ex consigliere del Csm Piercamillo Davigo (indagato con lui) i verbali ancora coperti da segreto» degli interrogatori di Amara sulla presunta Loggia Ungheria.

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