In caso vittoria del Sì al referendum, "bisognerà ridurre le tasse" e "secondo me sarebbe meglio intervenire sull’Irpef ma si può ragionare". Sono parole dell'ex premier Matteo Renzi pronunciate al forum con La Stampa il 25 novembre. Poco più di un mese fa il governo prometteva "un grande cantiere di riduzione delle tasse". Ma perso il referendum e insediatosi un nuovo esecutivo, le promesse cambiano.
"Non sono in grado di fare un discorso serio sulla riduzione dell'Irpef", ha precisato il premier Paolo Gentiloni nel corso della tradizionale conferenza stampa di fine anno. "Il governo negli ultimi due o tre anni ha fatto riduzioni fiscali molte serie, quello sarebbe il giusto coronamento, verifichiamo le condizioni ma non diciamo a 15 giorni dal nostro insediamento cose impegnative che potrebbero non essere mantenute".
Insomma, se Gentiloni da
un lato loda il Jobs Act, annuncia di voler continuare le riforme e il lavoro fatto dal suo predecessore dall'altro lato l'unico elemento di discontinuità con Renzi sembra essere proprio questo: le tasse non scenderanno.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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