Tel Aviv, zuffa al governo. Gallant contro Ben Gvir: "Sugli assalti alle basi Idf non ha agito subito"

È scontro nel governo israeliano alla luce di alcuni episodi che coinvolgono esercito e forze dell'ordine

Tel Aviv, zuffa al governo. Gallant contro Ben Gvir: "Sugli assalti alle basi Idf non ha agito subito"
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Nuovo scontro all'interno del governo israeliano, con il ministro della Difesa, Yoav Gallant, che chiede di indagare il ministro della Sicurezza nazionale di estrema destra, Itamar Ben Gvir, dopo che quest'ultimo ha ordinato alla polizia di non fermare i rivoltosi nelle basi dell'Idf di Sde Teiman e di Beit Lid e quest'ultimo che contraccaca mettendo a sua volta Gallant sul bando degli imputati.

Gallant ha espresso le sue accuse in una lettera indirizzata al primo ministro Benjamin Netanyahu. Le basi di cui si parla sono quelle dove sono stati arrestati e poi trasferiti nove soldati per presunti abusi sessuali ai danni di un detenuto di Hamas. I soldati, sospettati di aver maltrattato un detenuto palestinese accusato di terrorismo, sono stati arrestati dagli agenti della polizia militare intervenuti a volto coperto durante un raid nel centro di detenzione di Sde Teiman, nel sud di Israele. In seguito agli arresti, una folla di attivisti e parlamentari di estrema destra ha preso d'assalto la base in segno di protesta, con conseguenti polemiche e divisioni all'interno dell'esecutivo israeliano. La folla ha poi preso d'assalto la base di Beit Lid dove sono detenuti i nove sospetti.

«Vi invito ad agire con mano pesante contro i membri della coalizione che hanno preso parte ai disordini e a ordinare un'indagine per verificare se il ministro della sicurezza nazionale abbia impedito o ritardato la risposta della polizia ai violenti incidenti a cui hanno preso parte membri del suo partito», ha scritto Gallant nella lettera, che è stata resa pubblica. Il ministro ha affermato che gli eventi di lunedì nelle due basi «danneggiano gravemente la sicurezza del paese e l'autorità del governo che esiste grazie dell'Idf».

Nel frattempo, il capo della direzione del personale dell'esercito, Yoram Knafo, ha parlato di «errori» compiuti nell'operazione che lunedì ha portato all'arresto di nove soldati per presunti abusi su un detenuto palestinese. Intervenendo davanti alla Commissione Affari Esteri e Difesa della Knesset, Knafo ha affermato che «il modo in cui è stato condotto l'arresto è sbagliato» e ha assicurato che «non si ripeterà».

Dal canto suo, il ministro della Sicurezza nazionale Ben Gvir, ha respinto le accuse secondo cui avrebbe ordinato alla polizia di non impedire alla folla di manifestanti di destra di invadere le due basi dell'esercito e ha invitato il premier Netanyahu a indagare per poi licenziare il ministro della Difesa Gallant.

Ben Gvir definisce «infondate» le preoccupazioni di Gallant sulla sua condotta e chiede al premier di verificare se il ministro della Difesa fosse stato avvisato in anticipo dell'attacco di Hamas del 7 ottobre e si sia intenzionalmente astenuto dal rafforzare la presenza delle Idf al confine con Gaza. Ben Gvir ha anche accusato Gallant di lavorare con «elementi dell'opposizione» per far cadere il governo.

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