Sette parole per fare grande, anzi più grande il turismo italiano. Settore che ci vede al momento al quinto posto al mondo per presenze, dietro a Francia, Spagna, Stati Uniti e Cina pur avendo noi il record di siti protetti dall'Unesco, 59 contro i 57 della Cina e i 52 di Francia e Germania e la gastronomia più amata al mondo (non lo diciamo noi ma ricerche internazionali). Qualcosa, insomma, non torna, e da parte della politica è necessario un salto di qualità. «Siamo la nazione più bella ma non ancora la più brava nel vendersi», sintetizza Daniela Santanchè, che del turismo è la ministra in carica.
È lei, nella giornata conclusiva del Forum internazionale Meraviglia, gli open da lei fortemente voluta a Baveno, sulle rive del lago Maggiore, a sciorinare le parole cardine attorno alle quali costruire la riscossa del turismo italiano. La prima è squadra, perché «da soli si va più veloci, ma insieme si va più lontano. E nel mondo siamo conosciuti come Italia, tutti con la stessa casacca». La seconda è l'orgoglio di appartenenza, «dobbiamo essere un po' più fieri di essere italiani», e infatti venerdì, all'inizio del forum, è stato suonato l'inno di Mameli, che male non fa. Terza parola, anzi concetto, chiave: è cambiare il paradigma. «Non dobbiamo più contare le teste dei visitatori, ma i soldi che spendono». Quarta parola, una che a Santanchè proprio non aggrada: overtourism. «Non mi piace pensare che il turismo sia una minaccia, io ritengo sia una grande opportunità. I turisti non sono mai troppi, ma certo vanno gestiti e non subiti come abbiamo fatto per tanti anni». Poi gli affitti brevi, «che sono un po' un far west, lo normeremo entro fine anno, rispettando il principio per noi basilare della proprietà privata ma combattendo situazioni di concorrenza sleale, ce la faremo con il buon senso». Ancora: sostenibilità, «intesa però non solo come quella ambientale, ma anche economica e sociale». E poi la destagionalizzazione, «il turismo non può vivere per uno o due mesi l'anno, ma certo il governo deve sostenere gli imprenditori che non posso stare aperti se sono vuoti». Santanchè ha anche annunciato la novità delle «verticali» del turismo, un ciclo di appuntamenti tematici che si svolgeranno nel 2024 in ogni regione per approfondire le diverse specificità e peculiarità regionali ed esprimere il massimo del potenziale di ciascuna. E sempre nel 2024 ci sarà anche il primo G7 dedicato al turismo, «che si svolgerà il prossimo luglio».
Nel giorno in cui a Baveno si è tenuto un minuto di silenzio per celebrare la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, e molti sul palco hanno indossato il nastrino rosso che simboleggia questa lotta così fondamentale, a al forum è stato il giorno di un'altra donna, la presidente del consiglio Giorgia Meloni, che sul lago Maggiore non è riuscita ad andare ma si è fatta viva con un collegamento video nel corso del quale ha annunciato che nel nuovo Pnrr «ci sono 12,4 miliardi di euro dedicati alle imprese» dei quali «oltre 300 milioni per rafforzare la competitività del nostro settore turistico».
«C'è tantissima fame di Italia all'estero - ha detto la premier - tantissimo desiderio da parte dei nostri partner di costruire nuove politiche di scambio con l'Italia ed è nostro preciso dovere rispondere a questa fame, farci trovare sempre più pronti e sempre più in grado di proporre un'offerta di qualità».
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