Urla "Allah akbar", un morto a Parigi

Si getta sulla folla, uccide un uomo a coltellate e ne ferisce altre. Catturato dalla polizia

Urla "Allah akbar", un morto a Parigi
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Un uomo si è lanciato contro i passanti uccidendo una persona e ferendone altre ieri sera a Parigi, nel quartiere di Grenelle vicino alla Tour Eiffel, gridando «Allah Akbar». Lo ha reso noto il ministro dell'Interno, Gérald Darmanin: «La polizia ha appena coraggiosamente arrestato un aggressore che aggrediva dei passanti a Parigi, nei pressi del Quai de Grenelle. Una persona deceduta e un ferito curati dai vigili del fuoco di Parigi. Si prega di evitare la zona». L'aggressione è avvenuta attorno alle 22.45. L'assalitore era armato di un coltello e un martello. L'uomo ha 26 anni, informa la tv Tf1, ed è francese, era schedato «S», cioè a rischio radicalizzazione e avrebbe detto alla polizia che non sopportava che «gli arabi venissero uccisi». Secondo quanto si apprende, era anche segnalato con «problemi psicologici». La vittima dell'aggressione è un turista con doppia nazionalità tedesca e filippina ed è morto per la ferita da coltello alla schiena e alla spalla. La seconda vittima, un turista inglese, è stato ferito alla testa da un martello in Avenue du Président Kennedy. Secondo una fonte della polizia, l'uomo stava camminando con la moglie e il figlio quando l'aggressore gli è arrivato alle spalle e lo ha colpito, l'altro uomo ferito è di nazionalità tedesca. Durante l'arresto l'autore dell'attacco ha minacciato la polizia con un martello e ha gridato «Allah Akbar». La polizia ha quindi usato due volte il taser per immobilizzare l'aggressore, che è stato fermato in Avenue du Parc de Passy. Dopo aver annunciato l'arresto dell'aggressore sui social network, il ministro dell'Interno ha annunciato che si sarebbe recato immediatamente sul posto. La polizia sta valutando se siamo di fronte al gesto di uno squilibrato o a un vero e proprio attentato di matrice terroristica.

La tragedia mediorientale è benzina sul fuoco in un paese dove l'estremismo islamico ha messo radici. Il 13 ottobre scorso al liceo Gambetta di Arras, nel nord del paese, un ventenne ceceno ha ucciso un professore e ferito gravemente altre due persone.

Immediata la massima allerta decisa dall'Eliseo. Stabilito il livello di «emergenza attentato», ossia massima allerta che consente la mobilitazione eccezionale di risorse, ma anche la diffusione di informazioni atte a proteggere i cittadini.

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