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Usa e Cina, vertice a Malta. "Taiwan prima linea rossa"

Il dossier Taiwan è stato al centro di una serie di colloqui tra il capo della diplomazia cinese e del Partito comunista Wang Yi e il consigliere per la Sicurezza nazionale degli Stati Uniti Jake Sullivan

Usa e Cina, vertice a Malta. "Taiwan prima linea rossa"
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Il dossier Taiwan è stato al centro di una serie di colloqui tra il capo della diplomazia cinese e del Partito comunista Wang Yi e il consigliere per la Sicurezza nazionale degli Stati Uniti Jake Sullivan. Lo riferiscono i media statali di Pechino, secondo cui gli incontri si sono tenuti a Malta sia sabato sia ieri.

Wang Yi è stato piuttosto drastico con la controparte americana: la questione di Taiwan, si legge nella relazione «è la prima linea rossa insormontabile nelle relazioni sino-americane: gli Usa devono attenersi ai tre comunicati congiunti e attuare l'impegno a non sostenere l'indipendenza di Taiwan».

Inoltre «le due parti hanno condotto una comunicazione strategica schietta, sostanziale e costruttiva concentrandosi su stabilizzazione e miglioramento delle relazioni sino-americane».

La conferma degli incontri maltesi è arrivata da Washington. La Casa Bianca in una nota ha sottolineato che il colloquio «rientra nel tentativo di Washington di mantenere aperte le linee di comunicazione con la Cina e gestire in modo responsabile il rapporto». Vista dalla prospettiva statunitense, Sullivan e Wang hanno avuto uno scambio «sincero, sostanziale e costruttivo, sulla scia degli impegni presi da Biden e Xi a Bali, in Indonesia, nel novembre 2022».

Usa e Cina hanno riallacciato i dialoghi negli ultimi mesi con una serie di visite di alti responsabili americani nella capitale della Repubblica Popolare, tra cui quella del capo della diplomazia Antony Blinken. A febbraio scorso le tensioni tra i due Paesi erano cresciute dopo il sorvolo di un pallone meteo cinese, ma spia secondo gli americani, sul territorio degli Stati Uniti.

I rapporti bilaterali restano ancora tesi per le divergenze commerciali, per l'espansione cinese nel Pacifico orientale e soprattutto per la questione Taiwan. «Le due parti si sono impegnate a mantenere questo canale di comunicazione strategica e a perseguire le consultazioni ad alto livello nei settori chiave», precisa l'esecutivo americano.

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