"Vado in palestra" e il 16enne scompare Tutto il paese lo cerca

Proseguono incessanti le ricerche di Marco Boni, il 16enne di Tione che venerdì pomeriggio è scomparso da Riva del Garda dove si trovava per frequentare il liceo classico «Maffei» prima di fare ritorno a casa dai genitori. Immediate le ricerche: forze dell'ordine, vigili del fuoco e soccorso alpino da due giorni battono strade e sentieri percorribili in cerca di tracce.

L'allarme era scattato venerdì sera poco dopo le 21. Gli ultimi contatti con Marco risalgono alle 14, quando aveva riferito ai familiari di volere andare in palestra (o forse sarebbe andato a fare un'escursione sulla «Rocchetta», sopra Riva, questo è ancora da chiarire), da dove poi la madre avrebbe dovuto ritirarlo intorno alle 17 per fare ritorno a casa. Da quel momento nessuno ha più avuto notizie del giovane ad eccezione di un contatto su Facebook risalente alle 15,15.

Partito a piedi da Riva, il sedicenne si è probabilmente diretto verso il Bastione e, da qui, ha preso il bivio che porta diretto verso Campi. I familiari hanno atteso invano che il ragazzo tornasse a casa. Inutili anche i tentativi di contattare il giovane sul telefono cellulare che risulta spento dalle 15,30 di venerdì. Le ricerche sono attive in un ampio tratto di territorio, dalla provincia di Brescia fino a Torbole e Tenno. E da ieri mattina è attivo un elicottero della protezione civile che sorvola la zona in cerca di indizi.

Il ragazzo era solito fare passeggiate pomeridiane nella zona del monte Rocchetta. Al momento della scomparsa indossava un cappotto e un paio di scarpe normali, non l'ideale per un'escursione nei boschi. Verifiche sono state condotte dal Varone alla Ponale, in acqua e a bordo costa da terra. Tutte le piste sono aperte ma non c'è alcun motivo che farebbe pensare a un allontanamento volontario.

Nel frattempo a Riva del Garda si moltiplicano i volantini affissi sui muri con la foto del ragazzo scomparso, mentre sui vari profili Facebook gli amici di Marco e alcuni genitori hanno lanciato appelli invitando chi avesse notizie a chiamare immediatamente le forze dell'ordine.

Due settimane fa vi fu un caso analogo, purtroppo con un triste epilogo, a Trento con il ritrovamento del cadavere del 18enne Nicola Demattè.