Voleva difendere mamma. Jessica uccisa dal patrigno

L'uomo spara alla compagna con una calibro 9. La ragazza le fa scudo. Poi il suicidio in piazza

Voleva difendere mamma. Jessica uccisa dal patrigno

Se n'è andata con un sospiro, sulla piazza del paese, trovando semplicemente la forza di dire: «Non riesco a respirare, aiuto». Aveva 29 anni, si chiamava Jessica e l'ultimo atto della sua vita è stato un atto d'amore: per sua madre, Maria Donzella, nelle grinfie come troppe donne di un compagno violento e feroce, incapace di accettare il fallimento e l'abbandono. Jessica lo conosceva bene, lo temeva. Eppure quando ieri, nel pieno dell'ultimo scoppio di ira, Corrado Testa ha estratto la calibro 9 e l'ha puntata contro la sua compagna, Jessica non ha esitato a mettersi di mezzo, a fare scudo alla madre col suo corpo. E Corrado Testa non ha esitato a sparare. Un colpo solo, in pieno petto.

Accade ieri in un piccolo paese al confine tra le province di Savona e Imperia, Casanova Lerrone. La pallottola non spezza il cuore di Jessica, le lascia ancora la forza di muoversi, di uscire di casa in cerca di aiuto, seguita dalla madre terrorizzata. Anche Testa le segue, anche lui arriva in piazza. In pugno ha ancora la Beretta 92S con cui ha fatto fuoco. E l'atto finale si compie all'aperto, davanti ai pochi passanti increduli e inorriditi. Jessica si accascia e muore. La madre le si inginocchia accanto. E Testa solo in quel momento si rende conto che non c'è nulla da fare, che indietro non si torna. Lo sentono mormorare: «Cosa ho fatto?». Gira la pistola contro di sé. Il colpo stavolta è alla testa, letale, immediato.

Quando arrivano i soccorsi e i carabinieri, in piazza ci sono solo i due corpi senza vita e una donna, Maria Donzella, annichilita dalla tragedia. È lei, nelle ore successive, a fornire al pm arrivato da Savona i tasselli della storia. Una storia iniziata nove anni fa, quando il contadino Testa resta vedovo in modo drammatico, quando sua moglie Daniela resta uccisa in un incidente nei campi, investita dal trattore mentre raccoglie la legna insieme a lui. Anche Maria Donzella è vedova. E insieme i due provano a ricominciare una nuova vita. Dopo un po', la donna prende l'uomo a vivere con lei. Jessica abita al piano di sotto, insieme ai nonni, nella piccola palazzina di campagna. Fa la sua vita di ragazza solare, serena, lavora in un supermercato a pochi chilometri da casa, tra Borghetto e Toirano. Ma è a lei che tocca ad assistere nelle settimane scorse al brusco cambiamento di clima in casa della madre. Per Maria la storia è finita. Corrado si rifiuta di rassegnarsi. Ed ecco la lunga serie dei litigi, delle scenate, delle urla. Ieri, la tragedia finale.

E i primi accertamenti dicono che non è una fatalità, non è un colpo partito per errore, e neppure finito contro il bersaglio sbagliato. Quando Jessica si mette di mezzo a proteggere la madre, Corrado punta l'arma contro di lei, è contro di lei che spara deliberatamente. Ora si dovrà capire perché avesse in casa un'arma da guerra.

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