Il Senato ha dato il via libera al dl Aiuti, su cui il governo aveva posto il voto di fiducia. L'ok è arrivato con il voto favorevole di 172 senatori, 39 contrari e nessun astenuto. Come avevano anticipato i senatori del Movimento 5 Stelle non hanno partecipato al voto. Il decreto diventa legge, ma la tenuta del governo è a forte rischio. La mossa di Giuseppe Conte è stata biasamata da quasi tutti i principali partiti - considerato il momento storico - pure dagli alleati dal Pd. E anche Manfred Weber non ha lesinato critiche al leader pentastellato.
Intervenuto ai microfoni dell'Ansa, il presidente e capogruppo del Partito popolare europeo ha definito"irresponsabile e incomprensibile" lo strappo del M5s sul governo. Un giudizio netto, tranchant, che stronca l'operato di Conte. Weber ha aggiunto:"Di fronte alla recessione economica e alle continue sfide della guerra russa in Ucraina, l'Europa ha bisogno di un governo stabile a Roma. Disertando il governo Draghi, gli estremisti 5 Stelle non solo peggiorano le prospettive economiche dell'Italia ma anche dell'Europa".
L'allarme di Weber è stato lanciato da altri esponenti di spicco della politica italiana e europea negli scorsi giorni."Irresponsabile" è il termine più utilizzato per definire l'azione grillina. Come evidenziato in precedenza, anche il Partito Democratico ha stigmatizzato l'assenza in aula dei senatori 5 Stelle. Perentorio Andrea Marcucci:"Come ha detto Letta oggi e come hanno detto Franceschini e Orlando nei giorni scorsi, la decisione irresponsabile di M5S chiude definitivamente ogni ragionamento su una possibile alleanza". Addio campo largo.
Silvio Berlusconi ha condannato senza mezzi termini l'operato di Conte, così come molti altri esponenti di Forza Italia, cuore pulsante del Ppe.
La parlamentare Matilde Siracusano ha messo nel mirino Giuseppi per aver "ceduto alle pulsioni più populiste del suo partito", senza dimenticare l'attaccamento alla poltrona di molti pentastellati: "I grillini, dopo quattro anni passati in tre diversi esecutivi ad occupare poltrone e posti di potere, pensano così di ritrovare la verginità perduta e ripresentarsi al corpo elettorale come una forza anti sistema con la pochette. Una presa in giro alla quale gli italiani, ne sono certa, reagiranno punendo nelle urne il fu Movimento".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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