La portaerei Cavour parte per la missione di soccorso ad Haiti

Toglierà gli ormeggi alle 20 dal molo della Fincantieri del Muggiano di La Spezia la portaerei Cavour, diretta ad Haiti con a bordo un contingente interforze di 920 persone che lavoreranno per le attività di soccorso e ricostruzione nell’isola caraibica, devastata dal terremoto. La Russa: "Grande operazione di solidarietà"

La portaerei Cavour parte per la missione di soccorso ad Haiti

La Spezia - Toglierà gli ormeggi alle 20, dal molo della Fincatieri del Muggiano di La Spezia la portaerei Cavour, diretta ad Haiti con a bordo un contingente interforze di 920 persone che lavoreranno per le attività di soccorso e ricostruzione nell’isola caraibica, devastata dal terremoto. Nel pomeriggio, il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, accompagnato dal capo di Stato maggiore, Paolo La Rosa, ha salutato l’equipaggio mentre la nave continuava a imbarcare mezzi e persone. La nave toccherà il porto di Civitavecchia per imbarcare derrate alimentari per conto di un'organizzazione Onu.

Si tratta della prima missione in acque internazionali della nuova grande nave della marina militare italiana che ospita a bordo anche un contingente della Croce Rossa composto da otto crocerossine e aiuti umanitari. Nel contingente si trovano 195 militari dell’Esercito tra genieri, trasmettitori, 30 alpini della Brigata Julia che garantiranno il ripristino della viabilità, la potabilizzazione dell’acqua con cisterne, lo sgombero delle macerie, i collegamenti della luce e le comunicazioni sull’isola. C’è poi un’unità di force protection che comprende anche uomini del Battaglione San Marcio, uomini dell’Aeronautica e anche otto carabinieri.

L’operazione è stata denominata "White trane" ossia "Gru bianca". La portaereiad Haiti sarà la piattaforma di comando per il coordinamento delle forze italiane presenti sull’isola. Sulla nave sono imbarcati anche 17 medici, di cui 11 della Marina, 5 dell’Esercito e uno dell’Aeronautica Militare, ci sono anche una psicologa della Marina Militare che ha già operato nelle zone terremotate dell’Aquila e un medico veterinario, il cui ruolo sarà molto importante per stabilire se le carni potranno essere mangiate sull’isola e don Marco Bresciani, cappellano della Cavour, lui stesso un medico, che ha la specializzazione in ostetricia.

La Cavour giungerà nell'area di operazioni dopo una sosta tecnico-operativa in Brasile dove imbarcherà personale medico delle Forze Armate brasiliane. Si tratta di un'operazione congiunta tra le Forze Armate italiane e quelle brasiliane per fornire assistenza alle comunità colpite dal terremoto.

La portaerei , lunga 244 metri, ha un dislocamento di 27mila tonnellate, con un equipaggio di 530 uomini, è in grado di ospitare più di 1.200 persone. Da sottolineare che la nave dispone due sale operatorie, una sezione diagnostica-radiologica, una sala rianimazione, una di terapia intensiva. E ancora, un laboratorio di analisi, un gabinetto odontoiatrico, una farmacia, una camera iperbarica, una sala triage. E circa 30 tra medici e personale sanitario, "pronti a portare aiuto e mezzi di soccorso", assicura all’Adnkronos Salute il medico e capitano di fregata Fabrizio Bambagioni. "Siamo pronti all’avventura". "Tra sabato e domenica abbiamo caricato la nave con tutto l’occorrente: medicinali, sangue, apparecchiature e quant’altro. Saremo ad Haiti tra una decina di giorni". Nella squadra di Bambagioni figurano chirurghi, anestesisti, ortopedici, radiologi, dermatologici e anche un medico veterinario. "Personale perlopiù appartenente alla Marina!, precisa il capitano. Fanno parte della spedizione, che vede oltre mille uomini complessivamente impegnati, anche due infermieri dei Carabinieri e un team di evacuazione medica dell’Aeronautica, oltre a otto infermiere della Croce Rossa. "La missione principale - spiega Bambagioni - è quella di portare sul posto mezzi di soccorso, come ruspe, elicotteri, mezzi di movimento terra. E tanto altro ancora. Ma siamo pronti a dare il nostro aiuto, anche medico, a 360 gradi".

"È una grande operazione di solidarietà italiana ma anche brasiliana che vuole portare sostegno agli haitiani, alle donne e agli uomini ma soprattutto ai tanti bambini che aspettano un aiuto e questa nave ha una grande capacità di aiuto anche sanitario". Lo ha detto a La Spezia il ministro della difesa, Ignazio La Russa, a margine della sua visita a bordo della Cavour -. Siamo in contatto con le organizzazioni che stanno operando - continua il ministro - e credo che questa nave sarà utile ad alleviare le sofferenze della popolazione". "Già nei prossimi giorni un piccolo contingente di Carabinieri, fino a duecento unità, questa volta in aereo, raggiungerà Haiti per contribuire, in collaborazione con l’ONU sotto l’egida dell’Eurogendfor (European Gendarmerie Force) al mantenimento dell’ordine pubblico in quel paese".

E' previsto per le 22 di giovedi il decollo da Ciampino per Haiti di un velivolo Falcon 900 del 31 Stormo dell'Aeronautica Militare con a bordo un team composto da personale di Esercito, Marina ed Aeronautica per le predisposizioni necessarie all'arrivo della portaerei. L' Advanced Party - la cui missione nasce da una richiesta del Comando Operativo di Vertice Interforze - sarà composto da esperti di operazioni aeree e navali e da tecnici delle comunicazioni, il cui compito sarà quello di stabilire i necessari collegamenti con gli organismi internazionali già presenti ad Haiti, nonché definire i coordinamenti per il supporto aereo e navale alle operazioni di soccorso che avrà inizio con l`arrivo della portaerei della Marina Militare.

E' rientrato invece  a Pisa, il velivolo C-130J della 46^ Brigata Aerea che, sotto il coordinamento della Sala Situazioni dello Stato Maggiore Aeronautica e del Comando Operativo delle Forze Aeree, la notte del 16 gennaio aveva trasportato nell' aeroporto di Haiti circa 11.000 chili di materiale, medicine, attrezzature mediche e un ospedale da campo. A bordo erano presenti personale medico dell’Azienda Ospedaliera di Pisa, della Protezione Civile, dell'Esercito Italiano e della Guardia di Finanza. Lo stesso velivolo, in coordinamento con il ministero degli Esteri e la Protezione Civile, nella notte del 17 gennaio aveva trasportato 13 connazionali da Haiti a Guadalupe, dove un Falcon del 31 Stormo di Ciampino era in attesa per il loro successivo trasferimento in Italia. I sette componenti dell’equipaggio del C-130J, tre ufficiali piloti e quattro sottufficiali addetti al carico, hanno vissuto l’atmosfera drammatica e convulsa delle prime ore dei soccorsi e hanno assistito personalmente gli italiani evacuati.

Si tratta di: maggiore Stefano Pagani 37 anni di Novara, capitano Lorenzo Viviani 36 anni di Cascina, tenente Alessandro Parri 28 anni di Jesi, primo maresciallo Angelo Armento 44 anni di Roma, maresciallo di prima classe Alfonso Coppola 41 anni di Casoria, maresciallo di prima classe Roberto Cilvalli 36 anni di Napoli e maresciallo di prima classe Igino Gennaiotti 31 anni di Capua. 

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