Quando la sensualità femminile è una «qualità della mente»

Una mostra tutta al femminile è quella ospitata fino a oggi nella Sala delle Colonne a Castel Sant’Angelo. Il suo titolo, «Curve della mente», fa pensare a due aspetti contrastanti della donna: da un lato le curve del suo corpo, e quindi la sensualità, dall’altro la mente con i suoi percorsi creativi che possono essere anche tortuosi. Grazie ad una serie di opere scultoree, pittoriche e fotografiche, alcune artiste si confrontano mettendo a nudo la loro sensibilità e la loro particolare visione artistica. «Ogni donna ha dentro di sé una splendida cangiante anima», è il leitmotiv che accompagna il percorso espositivo. Una donna, in effetti, può essere tutto: una madre, un’amante, una strega, una sacerdotessa, un angelo e un demone. Ma questa volta l’eterno femminino non è visto dagli uomini, ma dalle stesse donne. E ognuna si esprime con il suo linguaggio lungo un itinerario interdisciplinare che lascia intravedere una femminilità sempre più forte e consapevole. La scultrice Bertina Lopes, nata nel Mozambico, espone dei bronzi, tra cui «Grido grande» (1981), che fa pensare a un’umanità sconvolta dalla violenza. Altre sculture interessanti sono quelle di Igina Colabucci Balla e di Olga Donati, il cui «Spirito guida» fa pensare a una ricerca interiore, al bisogno di un contatto con l’Assoluto.


La mostra, promossa in occasione della proclamazione europea del 2007 quale anno delle pari opportunità, presenta ben 13 artiste. Tutte cercano in qualche modo di trasmettere il loro amore per la vita, attraverso un comune denominatore dato dall’arte. Orario: 9-19.

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