Qui, a Brembate l'imperativo è uno e uno soltanto: puntare in alto. Della serie arrampichiamoci, affrontiamo anche le salite, ma per restare comunque appiccicatissimi. Parola di Alberto Vitali, 52 anni, laureato in economia e commercio e uomo rigorosamente in verde. A cominciare dal pollice e da quella passione per le piante che, dal giardino di casa, lo ha portato su, sempre più su, verso la sua parete vegetale e, soprattutto, verso quel piccolo, originale quadretto che sta facendo il giro del mondo per poi restare appeso ovunque lo si piazzi. Con le piante dentro, s'intende.
«Me la sono trovata quasi per caso questa attività - racconta Alberto - il solito incontro con gli amici di sempre, che sono un carpentiere e un giardiniere, le quattro chiacchiere sul futuro e in particolare l'idea di perfezionare, su grandi superfici, la tecnica per la realizzazione del verde verticale, lanciata a suo tempo dal botanico Patrick Blanc. E' il 2011 quando mettiamo a punto alcuni prototipi e decidiamo di cominciare la nostra nuova avventura in team e lanciare ufficialmente la nostra società Ortisgreen a Genova durante Euroflora. E già in quella prestigiosa fiera di settore ci arrivano i primi incoraggianti segnali di apprezzamento e di interesse per il nostro lavoro. In buona sostanza, entriamo subito in orbita nel settore garden e home decor, perché, esponendo le nostre realizzazioni sperimentali vediamo la curiosità della gente che vuol capire come la nostra parete verde avrebbe potuto funzionare».
La voglia di inventare, progettare e sperimentare cresce rapidamente fra i tre amici e l'ausilio della carpenteria diventa fondamentale. Nascono i primi moduli in alluminio riciclato, 50 per 50, da comporre come un puzzle per arredare casa o ufficio, facendo scendere dall'alto le piante più disparate.
Ma che cos'è una parete vegetale? «La parete vegetale Ortisgreen - spiega Alberto - é un vero e proprio giardino verticale per interni. Ma è anche un quadro, originalissimo dal forte impatto emozionale. Me lo lasci dire: le piante sfidano la gravità dando vita ad un oggetto vivo che arreda naturalmente e offre nuove prospettive per la decorazione d'interni. Le soluzioni proposte si adattano ad ambienti pubblici, privati ed esercizi commerciali; catene alberghiere, ristoranti». E' dalla parete vegetale di grandi dimensioni che nasce l'idea che sta facendo il giro del mondo: il modulino Hoh, un nome che, oltre a sottolineare l'espressione di stupore più tipica, è l'acronimo di «Hang Oasi Home», cioè appendi un'oasi verde in casa. «Il modulino da quattro anni sta facendo il giro d'Europa e in quest'ottica ci ha aiutato tantissimo il portale di Artimondo».
In effetti Hoh, che misura 38 per 27 centimetri è già diventato il tassello vincente di quella sorta di scacchiera verde che ognuno, secondo la propria fantasia e inventiva, a casa propria, può appendere, comporre, accostare, impilare, per dar corpo alle soluzioni più differenti e più affascinanti. «L'Hoh è praticamente un kit - precisa Vitali - ha un gancio per venire appeso ovunque e viene proposto già con lo sfagno, uno substrato filamentoso, inodore. Un prodotto vegetale naturale, una sorta di muschio che trattiene fino a venti volte l'acqua, anche in sospensione. Dopo ogni irrigazione le piante contenute nel modulino che sono sistemate nello sfagno, possono godere di un'autonomia di una decina di giorni perché, quando lo sfagno è umido, permette alle cellule dell'acqua di muoversi e di bagnare tutta la pianta. Nel modulino si possono inserire tutte le piante da interno, anche le aromatiche».
E se Hoh è l'acronimo di stupore è anche vero che, per continuare a stupire, Alberto e il suo team propongono anche una serie di altri prodotti «verticali». A cominciare dal modulo 50x 50 in alluminio, alla piccola parete in scatola di montaggio, fino ad arrivare alla grande parete vegetale. «Anche se il modulino è piccolo - tiene a precisare Alberto - il verde che sarà sistemato al suo interno farà comunque molto volume. Il kit contiene anche lo sfango, mentre le piante si scelgono e si ordinano a parte, a seconda dei gusti e delle esigenze. Abbiamo anche messo on line un tutorial che aiuta a cogliere al meglio tutte le soluzioni che Hoh può offrire. E intanto stiamo lavorando a nuovi progetti che ci permettano di utilizzare anche un materiale innovativo come la pietra flessibile per dare un aspetto particolare al modulo».
E per soluzioni più grandi e più impegnative? «Possiamo andare dal cliente per un sopralluogo, verificare le condizioni ambientali e fare un preventivo per una o più pareti vegetali, in base all'idea che ha, e poi gliela installeremo noi stessi. Le pareti vegetali anche le più grandi non impongono una manutenzione impegnativa, occorre solo un po'di attenzione e di costanza. Comunque noi, noi tre più due collaboratori ci siamo per affrontare ogni eventuale problema e ogni necessità di intervento». E la soluzione vegetale più strana che vi hanno chiesto? «Beh ciascuno ha il suo angolo di intimità, dove sta bene con se stesso e vuole circondarsi di verde e così ecco che c'è chi vuole le pareti vegetali in bagno, in quello che considera, appunto, il suo angolo di intimità.
In questo caso consigliamo di riprodurre con le piante che si scelgono, qualcosa di simile alla vegetazione della foresta pluviale con l'accortezza di non esagerare con il vapore in bagno...» Saggi. Altrimenti a qualcuno, magari, viene pure l'idea di piazzare in bagno anche qualche liana.
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