C'è già lo stemma, con molte belle frasche e molte corone. C'è pure un principe reggente, l'avvocato Carlo Taormina. Per trasformare Filettino, un paesino di quattrocento persone in provincia di Frosinone, in principato manca solo la proclamazione. Arriverà a Natale, quando i cittadini - o forse sudditi? - avranno approvato la Costituzione. E così mancheranno soltanto il jet-set, il casinò, il gran premio di formula uno e il mare, poi Filettino sarà uguale al suo modello, Montecarlo,
Il referendum popolare, una risposta non solo simbolica alla manovra «tagliacomuni» varata in estate dal governo Berlusconi, si aprirà il 16 dicembre e andrà avanti fino alla fine del mese. Lo ha stabilito Carlo Taormina, dando il via alle operazioni elettorali. Nel paese montano della Ciociaria residenti e dimoranti andranno al voto nel seggio che sarà allestito nei locali della "Casina della Neve". Agli elettori sarà consegnata una scheda gialla con un quesito semplice semplice: «Sei favorevole alla Costituzione del Principato di Filettino?».
L'appuntamento referendario arriva dopo che l'assemblea costituente del principato ha già approvato la nuova «Carta». Gli elettori saranno anche chiamati a votare per i trenta deputati del Parlamento scegliendoli su una rosa di quaranta candidati, i cui nomi saranno ufficializzati nei prossimi giorni. Il Parlamento provvederà poi a nominare i dodici ministri del governo del principato. Il progetto, avviato la scorsa estate dal sindaco Luca Sellari, va quindi avanti a grandi passi e nel rispetto dei tempi stabiliti con l'obiettivo di arrivare quanto prima all'istituzione di una zona franca sul modello di San Marino.
Entro fine anno, dicono, «il principato di Filettino sarà completamente operativo». Per il mese di gennaio è poi prevista la nomina del governo che, per il momento, sarà guidato dal principe reggente Carlo Taormina.
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