Risparmio, si torna a investire

da Milano

Meno liquidità e più investimenti: tra questi, sono in ascesa i prodotti finanziari, mentre il mattone mostra qualche segno di cedimento. Così un sondaggio dell’Ipsos per l’Acri - l’associazione che riunisce le Fondazioni bancarie - fotografa le nuove tendenze del risparmio degli italiani.
La principale novità, segnala l’indagine realizzata in occasione dell’81A giornata mondiale del risparmio, è la maggiore attenzione al rendimento dei propri soldi da parte dei risparmiatori, che hanno «preso le misure» alla crisi e reagiscono, rispetto al passato, in mondo meno estremo e più attento.
Rallenta, quindi, la fuga verso la liquidità, che ha caratterizzato il 2004 dopo gli scandali Cirio e Parmalat, e aumenta il numero di risparmiatori-investitori. Si incrina anche il dominio del mattone, che passa al 66% (70% nel 2004) a vantaggio degli investimenti finanziari più sicuri (in crescita del 4%), tra cui emergono le polizze vita e le pensioni integrative, ma si nota anche un risveglio di interesse per i fondi comuni. «Gli italiani - ha commentato il presidente dell’Acri, Giuseppe Guzzetti - provano la necessità crescente di conservarsi un margine, una riserva per momenti eventualmente più difficili».


E per tutelare i propri risparmi, il 71% degli italiani confida nella presenza di regole certe e controlli rigorosi, piuttosto che nelle virtù di «autoregolamentazione» del mercato (25%): i più sono infatti disposti a pagare una parte del rendimento dei loro investimenti pur di avere maggiori garanzie di tutela.

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