Ritardi nelle nomine: protesta dei precari

I numerosi professori in attesa di avere notizie su assunzioni, nomine annuali e incarichi per il nuovo anno scolastico hanno protestato, ieri, in via Pianciani, davanti alla sede dell’ufficio scolastico regionale. Un malcontento generale che ha portato centinaia di persone ad aspettare anche quattro ore. «Veniamo trattati come bestie. I funzionari stanno ancora immettendo in ruolo gli insegnanti con contratti a tempo indeterminato. Di conseguenza per le supplenze ancora non si sa nulla», ha dichiarato Massimo Zubitti, insegnante di sostegno alle superiori, precario da cinque anni. Una tensione scaturita dal fatto che molti insegnanti sono ancora in attesa dell’esito dei ricorsi presentati contro la graduatoria provvisoria per le supplenze uscita a luglio. Secondo molti precari la graduatoria sarebbe infatti basata su punteggi completamente sbagliati. A poche settimane dall’inizio dell’anno scolastico, il 12 settembre, solo per poche classi di concorso sono state fatte le convocazioni dei docenti beneficiari delle assunzioni definitive.

Convocazioni che, secondo il decreto Fioroni, si sarebbero dovute concludere entro il 31 luglio. Il ritardo ha avuto anche ripercussioni sulle nomine dei supplenti, che rischierebbero di perdere lo stipendio di settembre.

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