Ama, troppe promozioni e mancano i dipendenti su strada

L'azienda municipalizzata deve ricorrere alle aziende private per sopperire alla mancanza di autisti e operatori ecologici

Ama, troppe promozioni e mancano i dipendenti su strada

La municipalizzata Ama si trova in questi giorni ad affrontare un problema difficile da gestire. Le tante promozioni e i pensionamenti hanno comportato una carenza di personale attivo su strada, compresi autisti e operatori ecologici per la raccolta. E così Ama deve affidare il lavoro a privati, se non vuole che le strade della Capitale vengano sommerse dai rifiuti che fuoriescono dai cassonetti.

Come riportato dal quotidiano Il Tempo, è proprio il numero uno di Ama, Angelo Piazza, a dare l’idea del problema in atto. Lo scorso 25 febbraio l’amministratore unico della municipalizzata per l’ambiente ha affidato alle imprese private per altri 5 mesi il servizio di raccolta porta a porta dei rifiuti prodotti dalle utenze non domestiche, quelle che appartengono alla categoria ristorazione. Questo avverrà in tutti i 15 Municipi di Roma e costerà circa 12 milioni di euro.

Il servizio affidato a privati

Il cambiamento si potrà avere solo quando si avrà finalmente un bando di gara complessivo per il porta a porta. La municipalizzata si è impegnata a pubblicare il bando entro il 31 marzo. Il documento che ha firmato l’amministratore unico riporta alla memoria tutta la storia della raccolta differenziata in prossimità degli esercizi commerciali: dal 2018 a oggi questo servizio si è ridotto di più di due terzi. Come ha scritto nero su bianco Piazza: “L'attuale vertice aziendale ha riscontrato una riduzione del servizio di raccolta porta a porta delle utenze non domestiche pari a circa 17.000, tra utenze della categoria ristorazione e altre, rispetto alle circa 54.000 utenze servite con il Bando 2018”. Da qui l’emergenza rifiuti che ogni giorno la Città Eterna deve combattere sia sulle strade che sui marciapiedi. Per smaltire l’immondizia dei commercianti servono i cassonetti. Come sottolineato dall’amministratore unico, la riduzione delle utenze servite ha portato alla presenza di monnezza molto vicino ai cassonetti,“determinando l'insufficienza del dimensionamento dei contenitori presenti sul territorio per la corretta ricezione dei rifiuti prodotti sia dalle utenze domestiche sia da quelle non domestiche”.

Troppe promozioni

La municipalizzata per l’ambiente, a fronte dei tanti soldi dati alle aziende private negli ultimi anni, e ai problemi che ci sono ancora nelle strade, aveva pensato di riportare all’interno della struttura il servizio di raccolta per le Und. Peccato però che non ci sia abbastanza personale da poter utilizzare.

Se da una parte il problema è dato dal fatto che non ci sono stati nuovi assunti, dall’altro, come precisato da Piazza, l’aggravarsi della situazione è riconducibile alla mancanza di operatori ecologici addetti alla raccolta e di autisti dei mezzi pesanti, perché molti sono stati promossi attraverso selezione interna a capi operativi autorimessa (Coa) e a tecnico operativo territoriale (Tot).

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