Una banda composta solo da minorenni è stata sgominata dopo che aveva disseminato per mesi il terrore in piazza Sempione a Roma, situata nel quartiere Monte Sacro, nel territorio del Municipio III. La baby gang, probabilmente annoiata, passava le notti a fare agguati anche violenti alle sue vittime per rubare vestiti di marca, iPhone, cuffie della Apple e naturalmente contanti.
Come riportato da Il Messaggero, la banda non prendeva di mira solo i coetanei, e quindi i minorenni, ma anche persone adulte. Ogni componente della gang aveva poi un ruolo ben preciso e idee chiare sui programmi riguardanti il loro futuro: “Se pijamo tutto, semo partiti da zero e semo già arrivati a buon punto, senza avecce nessuno dietro, quando c'avremo 20-25 anni ce saremo noi al controllo de Roma, tutti ci temono”. Quando picchiavano la vittima di turno il pestaggio veniva anche ripreso con il telefonino.
Sono tutti minorenni
I carabinieri della Compagnia di Montesacro sono però riusciti a individuare e ad arrestare i giovani responsabili di rapine e violenza consumate nel quartiere. Ai quattro ragazzini, tutti italiani e di età compresa tra i 16 e i 17 anni, sono stati contestati in concorso i reati di rapina, tentata estorsione, lesioni e minacce aggravate. Secondo quanto emerso, i fermati sarebbero tutti figli di pregiudicati, ma solo uno di loro avrebbe precedenti penali. Nei confronti dei quattro minorenni è stata emessa dal gip del Tribunale per i Minorenni una ordinanza di applicazione della misura cautelare del collocamento in comunità, poi eseguita dai militari.
I fatti contestati sarebbero avvenuti nei mesi di marzo, ottobre e novembre dello scorso anno. Nell’ordinanza il giudice per le indagini preliminari parla di un 'quadro di indubbio allarme sociale'. Due delle vittime, dopo essere state pestate selvaggiamente, erano finite al pronto soccorso con una prognosi di 20 e di 30 giorni. Della banda farebbero parte anche delle ragazzine, che però al momento non risulterebbero indagate. I giovani coinvolti potrebbero essere un numero maggiore, visto che alcuni testimoni avevano parlato di gruppi composti anche da 10 o 15 ragazzini che mettevano a segno le loro scorribande sui gradini della chiesa dei Santi Angeli Custodi e alla fermata dell'autobus.
I colpi nel fine settimana
Le indagini sono state condotte dai carabinieri della stazione di Città Giardino, iniziate nell'ottobre 2021 si sono concluse nell’aprile 2022. Grazie all’acquisizione di video, analisi dei tabulati telefonici, controlli degli apparecchi telefonici utilizzati dagli indagati e dalle persone informate sui fatti, testimonianze raccolte, e analisi delle chat presenti sui social, sono stati raccolti gravi indizi di colpevolezza a carico dei quattro minori fermati, soprattutto riguardanti altrettanti episodi ben precisi. I residenti di piazza Sempione e i comitati di quartiere avevano più volte chiesto maggiori controlli da parte delle forze dell’ordine per contrastare il fenomeno che aveva fatto piombare la zona nel terrore. Rapine e pestaggi avevano luogo prevalentemente nei fine settimana e dopo le 23.
Durante un episodio, un membro della banda si sarebbe avvicinato alla vittima chiedendo se ci fosse qualche problema, poi avrebbe chiesto due euro, e infine avrebbe cercato di spegnere la sigaretta sul volto del poveretto, dopo averlo schiaffeggiato. Quando i buttafuori hanno negato l’ingresso dei quattro a un locale, questi avrebbero risposto:“Voi non sapere chi siamo noi.. chiamiamo i nostri amici che vi chiedono il pizzo.. vi sparano.. v' ammazzano”, poi li hanno picchiati procurando frattura del naso e un trauma all’occhio.
In un’altra occasione avrebbero minacciato due minorenni avvertendoli che avrebbero chiamato gli albanesi. In altre intercettazioni si sentono i bulli scambiarsi frasi d’affetto tra loro: “Sei er ciccione mio, saremo sempre uniti contro tutti... se pijamo tutto”.Segui già la pagina di Roma de ilGiornale.it?
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