È boom di escort nella Capitale. "Tra i nostri clienti anche giudici e politici"

A Roma il numero di escort che si vendono sul web supera Milano. Si concentrano nelle zone centrali. Tra i clienti ci sono anche minorenni. E molte non usano protezioni

È boom di escort nella Capitale. "Tra i nostri clienti anche giudici e politici"

Nei lupanari dell’antica Roma, plebe e nobiltà si mescolavano alla ricerca del piacere. Non è cambiato granché al giorno d’oggi. Anzi, il mestiere più antico del mondo, grazie al miracolo tecnologico, sta vivendo la sua seconda giovinezza. Le cellette buie dei bordelli romani sono ormai delle stanze virtuali: si entra senza bussare, con un clic, alla ricerca del prezzo migliore o della formula più stuzzicante (guarda il video).

Solo nella Capitale, il numero di escort che offrono prestazioni sul web supera Milano, con quasi 2mila presenze. Basta digitare la parola magica sul motore di ricerca et voilà. Ecco che appaiono centinaia di annunci. Il minino comune denominatore è la fantasia. La “dama bulgara”, di ventiquattro anni, indossa solo “lingerie sexy e tacchi a spillo”. La “regina dei preliminari al naturale” viene dall’Asia e non disprezza “una tiratina di capelli”. Mentre, per gli amanti del vintage, il cliché della segretaria esperta non è mai tramontato. Camilla, con occhiali da vista e attitudine da dominatrice, lo sa e promette “preliminari da urlo”. Il “regalino”, come chiamano in gergo il “servizio completo”, può andare dalle 50 alle 150 euro. Queste, almeno, sono le tariffe applicate dalle “imprenditrici del sesso” che si mettono in affari su alcune delle piattaforme più frequentate del momento, come “Bakeka incontri” o “Escort forum”. E per un intero week-end si può arrivare a spenderne fino a duemila.

Ma chi è il cliente tipo di queste ragazze? Abbiamo provato a capirlo arruolando un complice, che ha fatto qualche telefonata per noi. Ci bastano pochi minuti per scoprire che non è difficile trovare ragazze disposte a concedersi anche ai minorenni. Non a caso, sono sempre di più i giovanissimi che usufruiscono del servizio senza incontrare particolari resistenze. “La prima volta che sono andato con una escort - ci conferma un diciannovenne romano - avevo diciassette anni, eravamo in tre, tutti minorenni, le ragazze lo sapevano ma hanno chiuso un occhio, anche perché abbiamo sborsato 50 euro ciascuno”. Pecunia non olet, come dicevano gli avi. Ma questo non è l’unico aspetto su cui è possibile negoziare. Pagando di più, infatti, anche le precauzioni diventano un optional.

Quando, invece, il nostro uomo indossa i panni inamidati del personaggio illustre, scopre di non essere il solo. Le ragazze sono abituate ad avere a che fare con nomi eccellenti, dicono, e garantiscono tutte “massima discrezione”. “Politici, gente del Vaticano, qui passano personaggi di tutti i tipi”, ci rassicura una sudamericana dall’altro capo del telefono. “Non vengono solo i giudici tesoro mio”, rilancia un’italiana sulla quarantina. Forse è per questo che la maggior parte di loro si è stabilita all’ombra dei palazzi delle istituzioni, nelle zone dove la concentrazione di uomini d’affari, professionisti e politici è maggiore. A partire dal quartiere a ridosso delle mura vaticane, quello dei tribunali e degli studi legali, Prati.

Anche i social network hanno contribuito al boom della prostituzione 2.0. In fin dei conti, servono solo un cellulare e un’applicazione per fare business con il proprio corpo, come ci spiega una veterana del settore, la transessuale di origine turca, Efe Bal. Dalle baby squillo alle casalinghe annoiate, chiunque può mettersi su piazza per arrotondare lo stipendio. Tanto che, tra i vari annunci, può anche capitare di imbattersi in una madre che si prostituisce in coppia con la figlia per sbarcare il lunario e permettersi qualche lusso. “Mi prostituisco da tantissimi anni, l’ho fatto per pagarle gli studi - spiega la donna - quando è diventa grandicella, però, mi ha scoperta ed abbiamo litigato”. Ma dopo un mese di maretta, è arrivata la proposta. “Voleva comprarsi una borsa firmata e mi ha chiesto di insegnarle il mestiere”, spiega. Oggi l’impresa familiare si è allargata e, all’occorrenza, partecipa anche una “compagna di scuola”. “Hanno più di 25 anni, tranquillo”, mette subito le mani avanti la donna con il nostro complice.

Una storia che fa trasalire la escort più famosa d’Italia, sempre lei, Efe Bal, che denuncia come, “con l’avvento del web, questo mestiere sta attraversando un periodo di profonda decadenza”. Insomma, saranno pure tante le escort, ma la qualità, assicura, è diminuita.

E in questo le prostitute condividono lo stesso dramma di ogni libero professionista. “Tra social network e altre diavolerie tecnologiche le squillo improvvisate hanno invaso il mercato, praticano prezzi da strada e, cosa più grave - denuncia - non usano le precauzioni”.

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