Era stato annunciato in pompa magna con alcuni giorni di anticipo ma si è rivelato un flop colossale: la manifestazione no vax che alle ore 10 di lunedì 14 febbraio avrebbe dovuto radunare centinaia di persone al Circo Massimo ha visto la partecipazione di...nessuno.
L'appello inascoltato
Come avevamo scritto sul Giornale.it, l'appello di qualche giorno fa lanciato in un video dal leader della protesta No Green pass, Stefano Puzzer, è praticamente caduto nel vuoto. "Quindi ve lo chiedo con il cuore andiamo al Circo Massimo. Tutti presenti. Io non ci sarò a causa del Daspo ma sarò lì con il cuore. Uniamoci tutti perché l'unico modo che abbiamo per farci sentire è essere uniti". Ebbene, questa mattina la situazione era così tranquilla che i vigili urbani non hanno dovuto chiudere nessuna strada come era stato previsto inizialmente. Poliziotti e carabinieri che hanno iniziato a presidiare la zona sin dalle prime luci dell'alba hanno incrociato qualche runner del lunedì, per il resto il deserto più assoluto. Di no vax nemmeno l'ombra.
Cosa è successo nel pomeriggio
Saltato l'appuntamento del Circo Massimo, la protesta no vax si è radunata, sempre molto al di sotto delle aspettative (una trentina di persone), nella centralissima Piazza Venezia dove ha provato a far sentire la sua voce il leader torinese del movimento, Marco Liccione. "Siamo qui in piazza Venezia, il punto nevralgico della città, per chiedere alle istituzioni di ascoltarci. Non andrò via finché non ci riceveranno. Sono disposto a dormirci", ha affermato ad Adnkronos. "Siamo in tanti, ma c'è chi qui è rimasto dietro perché ci hanno già minacciati di arresto - risponde a un manifestante che gli chiede perché sono così pochi - Dai palazzi del potere ci dicono che dovremmo convincerli, eccoci. Siamo qui per questo, per spiegargli le nostre ragioni. Vogliamo un confronto e, se non hanno scheletri nell'armadio, non possono negarcelo".
Liccione, nel suo personale show di fronte una minoranza sparuta di persone, ha chiesto alle forze dell'ordine di lasciare i caschi e gli scudi a terra e "unitevi a noi. Non possiamo stare all'ingresso del Vittoriano, per cui ci spostiamo qui di fronte - afferma al megafono - ma non andremo via dalla piazza". Dopo un po', però, la resa del leader di fronte l'evidenza di non avere i numeri che i no vax e no green pass avevano previsto e sperato. "Non abbiamo la potenza numerica per portare avanti questa manifestazione ma ci ascolteranno", insiste. Di fronte a lui, però, una platea quasi inesistente.
Non contento, Liccione ha iniziato la sua marcia da solo verso Montecitorio.
"Voglio un confronto e non mi fanno nemmeno superare le transenne - sottolinea ad Adnkronos - si sono messi in gabbia da soli, hanno paura della voce del popolo. La poca adesione di oggi non è una sconfitta, domani saremo molti di più al Circo Massimo", conclude.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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