Regione Lazio: "Obbligo di contattare l'Asl se si è stati nella zona rossa"

Nelle prossime ore la regione emanerà un’ordinanza per rendere la vita difficile al coronavirus. Tra le misure, lo stop per tutte le gite scolastiche

Regione Lazio: "Obbligo di contattare l'Asl se si è stati nella zona rossa"

Il virus morde. Viaggia via veloce. L’economia trema. L’organizzazione mondiale della sanità è preoccupata. E i contagi superano il numero 200 tra Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna e Piemonte. Ma, a pomeriggio inoltrato, arriva una buona notizia dal capo della protezione civile, Angelo Borrelli: “In Italia non ci sono altri focolai di coronavirus”. Il male, dunque, sarebbe circoscritto. Le varie zone del Paese si stanno organizzando per respingere al mittente l’epidemia. Ed è così anche nella regione Lazio.

Non è un caso che, nelle prossime ore, la Regione varerà, un’ordinanza con misure di prevenzione sanitaria in merito alla diffusione del nuovo coronavirus. Stando a quanto si apprende, è stato deciso di sospendere tutti i concorsi, le gite scolastiche ed è stato disposto l’obbligo di contattare la propria Asl di appartenenza per chi abbia soggiornato nella zona rossa in cui il virus cinese si è diffuso.

Questo quanto si apprende dalla regione dell’Italia centrale al termine di una riunione tra il governatore, Nicola Zingaretti, e l’assessore alla Sanità, Alessio D’Amato. L’ordinanza dovrà essere condivisa nelle prossime ore con il ministero della Salute e poi con i prefetti della regione. È utile ripetere le misure di prevenzione diffuse dal governo nei giorni scorsi: chi avesse febbre o sintomi sospetti non deve recarsi al pronto soccorso, ma chiamare il 112 (il numero unico per le emergenze) o il 1500 (numero predisposto dal ministero della Sanità per informazioni sul coronavirus). Il 112 sarebbe il numero da chiamare per chi è residente a Roma e provincia. Per le altre province bisogna chiamare il 1500.

Intanto, è stato confermato il blocco dei concorsi pubblici regionali e pianificate le regole da seguire nelle scuole. In questo senso nel pomeriggio, fa sapere la viceministra dell’Istruzione, Anna Ascani, verrà emanata la legge che è prevista dal decreto sul coronavirus per dare indicazioni univoche ai dirigenti scolastici. Poi la Ascani continua: “Nel frattempo già ieri abbiamo pubblicato una comunicazione per rendere subito operative le disposizioni previste dal decreto che tuttavia è stato pubblicato solo ieri in Gazzetta Ufficiale e che ora ci consente quindi di procedere con gli attuativi”.

La viceministra spiega inoltre che ci deve essere un coordinamento nazionale a tutti i livelli con protezione civile e ministero della Salute. Che ognuno faccia la sua parte in base alle proprie competenze. Per i cittadini seguire le regole è fondamentale. Soprattutto in momento come questi. Ma torniamo all’ordinanza della regione. Nel testo si confermerebbe anche lo stop alle gite scolastiche (compreso il viaggio della Memoria, in programma per la settimana prossima ad Auschwitz Birkenau).

E l’obbligo per i luoghi pubblici di rendere disponibili indicazioni sulle azioni di prevenzione da intraprendere (secondo quanto già contenuto nel decalogo messo a punto dal ministero della Salute e

dall’Istituto superiore di sanità). Infine, l’ordinanza include la creazione di una rete di comunicazione con i sindaci della regione. Una misura giusta con l’obiettivo di creare una maglia in cui impigliare la malattia.

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