Gli asparagi (il nome deriva dal persiano"asparag", ovvero "germoglio") sono dei germogli (turioni) di colore verde o bianco, a seconda che la coltivazione avvenga in presenza o in assenza di luce. Esistono due tipologie, quelli coltivati che derivano dall'asparago comune ("Asparago officinalis") e quelli selvatici ("Asparago acutifolius"). Essi si distinguono in base all'aspetto, al sapore e alla modalità con cui vengono coltivati. A restare invariata, invece, è la composizione chimica.
La coltivazione degli asparagi può avvenire nei campi, oppure in serre apposite chiamate asparagiaie. In Italia, il primato della produzione spetta al Piemonte, in particolare alle zone delle Langhe e del Roero. Tuttavia, è assai famoso anche l'asparago napoletano, così come l'asparago di Cesena. Noti sin dai tempi più remoti, questi germogli possiedono numerose virtù.
Storia degli asparagi
Secondo le fonti storiche, gli asparagi hanno avuto origine nella valle dell'Eden (Mesopotamia). Oltre 2mila anni fa si sono diffusi nell'Antico Egitto e in Asia Minore, solo successivamente in tutto il Mediterraneo. Nel 200 avanti Cristo, i Romani li citavano nei loro manuali; in particolare, Plinio il Vecchio e Apicio descrissero con dovizia di particolari il metodo di coltivazione e quello di preparazione. Gli stessi imperatori fecero costruire delle navi apposite, chiamate "asparagus" per andare a raccoglierli.
A partire dal XV secolo iniziò la coltivazione in Francia. Nel XVI secolo fu la volta dell'Inghilterra e, qualche tempo dopo, del Nord America, dove i germogli venivano usati per usi officinali. Nel 1985 a Schrobenhausen, nelle vicinanze di Monaco di Baviera, fu inaugurato il museo europeo degli asparagi. Questi ultimi, nella stessa località, sono i protagonisti in primavera di una sagra che celebra il sapore dolce e delicato della varietà bianca.
Le proprietà degli asparagi
Costituiti per la maggior parte di acqua, gli asparagi apportano poche calorie (24 kcal per 100 grammi) e, dunque, il loro consumo è indicato nei regimi dietetici ipocalorici. Il basso indice glicemico li rende sicuri anche per coloro che soffrono di diabete.
Notevole, poi, il quantitativo di antiossidanti e di fibre, queste ultime indispensabili non solo per regolarizzare il transito intestinale, ma anche per ridurre i livelli ematici di glucosio e di colesterolo dopo i pasti. Il forte odore dell'urina che, tipicamente, si manifesta quando si mangiano questi germogli è dato dall'asparagina, un amminoacido dall'effetto diuretico. Poveri di sodio, gli asparagi sono una fonte importante di:
- folati: sostanze che, a livello dell'intestino, vengono convertite in vitamina B9, indispensabile per la crescita, per il corretto funzionamento del sistema nervoso e per la sintesi dell'emoglobina;
- vitamina C: dalla potente azione antiossidante, stimola il sistema immunitario, protegge l'organismo dai danni dei radicali liberi e favorisce l'assorbimento del ferro;
- rutina: questo glicoside flavonoico protegge i capillari, rinforzandone le pareti;
- potassio: macroelemento che partecipa alla contrazione muscolare. Inoltre, contribuisce alla regolazione dell'equilibrio dei fluidi, mantenendo la pressione nella norma;
- glutatione: si tratta di un antiossidante importante nella lotta contro tumori e invecchiamento, in quanto elimina le sostanze dannose.
Gli effetti benefici degli asparagi
I benefici che gli asparagi donano all'organismo sono davvero numerosi. I più noti sono indubbiamente gli effetti depurativi e drenanti legati alla presenza di acqua, asparagina e potassio. Oltre a stimolare la diuresi, la funzione epatica e renale, essi riducono l'ipertensione. A confermarlo è uno studio pubblicato sul "Journal of Agricultural and Food Chemistry" secondo cui nei vegetali è presente una sostanza che inibisce l'enzima di conversione dell'angiotensina, un ormone che stimola la pressione arteriosa.
Un'altra ricerca pubblicata sul "British Journal of Nutrition", invece, sostiene che gli asparagi, migliorando la secrezione di insulina e il funzionamento delle beta cellule del pancreas che la producono, hanno la capacità di controllare i livelli ematici di glucosio. Ma i vantaggi per la salute derivanti dal loro consumo non finiscono qui.
Infatti, questi germogli:- sono lassativi: grazie alla presenza delle fibre;
- migliorano l'umore: il merito è del triptofano, precursore della serotonina;
- proteggono la pelle: il principale responsabile è il glutatione che difende la cute dall'inquinamento;
- possiedono proprietà antinfiammatorie: merito di sostanze quali rutina e quercetina.
A causa dell'elevato apporto di acidi urici, gli asparagi non sono indicati nei soggetti che soffrono di gotta, cistite, prostatite, calcoli renali e di alcune patologie osteoarticolari.
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