La centella asiatica è una pianta appartenente alla famiglia delle Ombrellifere o Apiaceae. Originaria dell'India e del Madagascar, cresce nei luoghi umidi e ombrosi tipici di Paesi tropicali e subtropicali come Pakistan, Venezuela e Brasile. La si riconosce facilmente per alcune caratteristiche peculiari. Le foglie di colore grigio-verde hanno una forma orbicolare e i fiori delicati assumono una sfumatura rosso violacea.
Il nome centella asiatica deriva dal verbo "centellinare" ed è un chiaro riferimento alla capacità dell'arbusto di attingere l'acqua dai suoli paludosi. Botanicalmente la pianta è conosciuta anche con il termine Hydrocotyle che nasce dall'unione di due parole greche hydor e kotyle ossia "acqua" e "piccola tazza". Si allude all'aspetto concavo delle foglie che raccolgono la pioggia come se fossero dei recipienti. Alleata della salute della pelle e non solo, la centella asiatica vanta innumerevoli virtù. Scopriamole insieme.
Centella asiatica, un po' di storia
Le proprietà terapeutiche della centella asiatica sono note sin dall'antichità, basti pensare che nella medicina ayurvedica aveva un ruolo di spicco ed era nota con il nome di brahmi, ossia "pianta di Brahaman", la portatrice della saggezza. In Oriente è altresì conosciuta come "tigre del prato". Una leggenda cinese narra, infatti, che un contadino rimase stupefatto nel vedere una tigre intenta a medicarsi una ferita strofindando il corpo contro la pianta.
In Cina l'arbusto era impiegato per abbassare la temperatura corporea e per curare i disturbi respiratori di varia natura. Nel Sud-est asiatico, invece, esso veniva usato principalmente per trattare le patologie cutanee (psoriasi, eczema, lebbra), ma era altresì conosciuto come un valido antidepressivo. La centella asiatica, in qualità di rimedio contro le ulcere, la sifilide, la diarrea, l'asma e l'epatite, fu introdotta alla fine del XIX secolo in Francia e in Inghilterra.
Le proprietà della centella asiatica
La centella asiatica è ricca di principi attivi. Tra questi ricordiamo.
- Minerali: potassio, magnesio, ferro, fosforo, rame, zinco, sodio, calcio;
- Amminoacidi: tirosina, arginina, alanina, lisina, leucina, acido glutammico;
- Vitamine: niacina, acido ascorbico;
- Fenoli: flavonoidi, quercetina, tannini;
- Monoterpeni, diterpeni, triterpeni, sesquiterpeni;
- Alcaloidi.
La centella asiatica è una vera e propria amica della pelle. Infatti i terpenoidi favoriscono la produzione del collagene e della fibronectina presente sullo strato cellulare. Inoltre essi riducono le eventuali reazioni infiammatorie e stimolano la sintesi dell'acido ialuronico. Il collagene presente in quantità maggiori, infine, protegge la cute dall'azione dannosa del fotoinvecchiamento.
I benefici della centella asiatica
La centella asiatica vanta innumerevoli virtù. Come già accennato, la pianta veniva utilizzata nel Sud-est asiatico per lenire l'angoscia e la depressione. Essa si rivela attualmente utile contro i disturbi di ansia legati a una marcata carenza di sonno, grazie all'azione benefica che esercita sui recettori della colecistochinina. Questo ormone, secreto dalle cellule presenti nell'intestino tenue, ha un ruolo importante nella modulazione degli stati di agitazione. Notevole, poi, l'effetto tonico stimolante sul sistema nervoso del braminoside, un triterpene che previene lo stress ossidativo e i deficit cognitivi.
La centella asiatica è particolarmente efficace nell'accellerare il processo di guarigione delle ferite. Il merito spetta a un principio attivo, l'asiaticoside, che rallenta il processo infiammatorio e stimola la produzione di collagene. Gli estratti acquosi dell'arbusto possiedono rilevanti benefici antiflogistici e possono essere sfruttati in caso di ulcera gastrica, artrite, psoriasi e sclerodermia.
La pianta, infine, è considerata uno dei rimedi naturali più efficaci per trattare la cellulite, ovvero un disturbo caratterizzato da un aumento di volume delle cellule adipose in zone quali glutei, fianchi, cosce, braccia e addome. I triterpeni, agendo sugli amminoacidi lisina e prolina, incrementano la sintesi di collagene e non solo. Apportano una maggiore nutrizione dei tessuti e migliorano l'aspetto della pelle che appare più soda ed elastica.
Usi e controindicazioni della centella asiatica
L'uso della centella asiatica è di due tipi: orale e topico. Il primo include l'infuso, i granuli omeopatici e l'integratore in capsule. Il secondo, invece, contempla l'oleolito e le creme per il corpo. Più precisamente:
- Infuso: si consiglia di bere due o tre tazze al giorno preferibilmente lontano dai pasti;
- Granuli omeopatici: per i disturbi cronici è raccomandato sciogliere in bocca cinque granuli tre volte al giorno. In fase acuta si assumono 2/3 granuli ogni due ore;
- Integratore: si possono assumere fino a tre capsule durante i pasti;
- Oleolito: si applicano poche gocce sulla zona cutanea da trattare più volte al giorno e si massaggia fino al completo assorbimento;
- Crema: utile per contrastare occhiaie e psoriasi, si massaggia in maniera circolare.
Sebbene la pianta non abbia particolari controindicazioni, si raccomanda di chiedere consiglio al proprio medico curante o all'erborista di fiducia. L'assunzione orale è sconsigliata in gravidanza, durante l'allattamento, in caso di epatopatie e in concomitanza con farmaci ad azione sedativa.
La dose giornaliera deve essere incrementata in maniera graduale per evitare l'insorgenza di fastidiosi effetti collaterali, quali vertigini, emicrania e mal di stomaco. Talvolta gli unguenti possono dar luogo a irritazioni cutanee che si manifestano con rossore, prurito e vescicole.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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