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Hiv, arriva la proposta del M5S: "Preservativi gratis a scuola contro Aids"

Il pentastellato Sileri presenta un emendamento alla manovra che, tra distribuzione di profilattici e campagne di sensibilizzazione, prevede lo stanziamento di due milioni di euro nel prossimo triennio

Hiv, arriva la proposta del M5S: "Preservativi gratis a scuola contro Aids"

L'idea è quella di distribuire gratuitamente preservativi agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado e delle università italiane per ridurre il rischio di malattie sessualmente trasmissibili. L'idea arriva dal Movimento 5 Stelle e, in particolare, dal viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri, che ha presentato un emendamento apposta alla manovra che, tra distribuzione di profilattici e campagne di sensibilizzazione e di informazione, prevede lo stanziamento di due milioni di euro nel prossimo triennio.

Perché diffondere l'uso del preservativo

Secondo quanto riportato da La Stampa, uno dei motivi principali della proposta del viceministro pentastellato riguarda la lotta contro l'Aids (ricordato ieri nella giornata mondiale dedicata alla battaglia contro questo virus). L'idea del viceministro è quella di diffondere il più possibile l'utilizzo dell'anticoncezionale per ridurre i contagi che, negli ultimi anni, sembrano invece aver registrato un incremento.

Il problema dei prezzi

"Già il piano nazionale della prevenzione indica tra i principali obiettivi la riduzione della frequenza di infezioni e malattie infettive prioriarie e come raccomandano tutte le Agenzie internazionali l'uso del profilattico rappresenta uno degli strumenti principali di contrasto alle malattie infettive sessualmente trasmissibili", ha spiegato il pentastellato Sileri. Ma i prezzi, che variano dai 6 ai 10 euro per una confezione che ne contiene circa sei, non aiutano a incentivare l'acquisto tra i più giovani. In base a quanto riportano i più recenti dati statistici, poi, in quattro casi su dieci i ragazzi non usano mai il preservativo. Da lì la proposta dell'esponente del governo giallorosso.

Chi si espone alle malattie

Nonostante, negli anni, la ricerca e la prevenzione abbiano migliorato la vita dei contagiati, i ragazzi restano i più esporti al contagio e la causa principale delle nuove infezioni è da imputare ai rapporti sessuali non protetti. Ai quali vanno attribuite, secondo i numeri, circa 2.300 delle oltre 2.800 nuove diagnosi di Hiv registrate nell'ultimo anno in Italia. Dal 2010 al 2018, nel Paese, l'aumento di tutte le malattie sessualmente trasmissibili è aumentato. E non poco. La sifilide, per esempio, ha fatto segnare un incremento del 400% dei casi in questo arco di tempo. A far allarmare è l'incidenza tra i giovanissimi.

Giovani e inconsapevoli

Secondo quanto riportato dal professor Aldo Morrone, dermatologo tropicalista, dottore scientifico dell'Istituto scientifico di ricovero e cura "San Gallicano" di Roma, in questo momento gli adolescenti si avvicinano al sesso sempre più precocemente, "senza un'adeguata consapevolezza e consocenza del proprio corpo, dato che il 15% ha i primi rapporti tra i 13 e 14 anni".

Secondo il medico, l'incremento registrato negli ultimi anni tra i ragazzi "è dovuto anche alla promiscuità e all'utilizzo errato del preservativo. E, purtroppo, molte ragazze sottovalutano il rischio che le infezioni a trasmissione sessuale possano determinare sterilità o diventare un fattore predisponente allo sviluppo di tumori".

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