Un diffuso batterio intestinale potrebbe essere la causa di alcune malattie cardiovascolari.
Questa scoperta è frutto di un lavoro di ricerca condotto dalla I Clinica Medica del Policlinico Universitario Umberto I a Roma. I risultati di questa ricerca sono stati pubblicati sulla rivista internazionale di cardiologia European Heart Jounal. Ogni anno si stima che le malattie cardiovascolari siano le principali cause di morbilità e mortalità nel nostro Paese. Infatti più di 100mila italiani annualmente ne sono colpiti. Come conseguenza di ciò si registra un aggravio economico e sociale per le famiglie e lo Stato.
La maggior parte degli infarti si verifica a causa della formazione di un coagulo di sangue chiamato trombo. Esso va a ostruire una o più arterie coronarie ossia quelle specifiche arterie che portano sangue ossigenato e sostanze nutritive al muscolo cardiaco. I meccanismi che ne sono alla base non sono stati ancora completamente chiariti. Grazie a questo studio tutto italiano è stato possibile dimostrare che un batterio di origine prevalentemente intestinale circolando nel sangue dei pazienti con infarto, si concentra nel trombo coronarico favorendone l'insorgenza. Il batterio in questione si chiama Escheria Coli.
Il lavoro di ricerca è stato condotto su un campione di 150 pazienti. Tra di essi in 50 pazienti colpiti da infarto è stata analizzata la concentrazione della capsula batterica presente nei trombi. Successivamente è stata confrontata con quella di 50 pazienti in condizione normale (angina stabile) e di 50 soggetti di controllo. Grazie ai dati emersi, il team di ricercatori italiani ha analizzato la permeabilità intestinale dei soggetti con infarto. Essa è risultata alterata rispetto ai soggetti di controllo. Tale condizione è stata correlata con la concentrazione della capsula batterica nel trombo coronarico, suggerendo che l'aumentata permeabilità intestinale sia responsabile della traslocazione batterica nel sangue dei soggetti con l'infarto.
Il fenomeno, osservato nei soggetti che hanno partecipato alla ricerca, è stato riprodotto anche a livello animale attraverso l'iniezione accurata di Escherichia Coli. Ne è risultato che il batterio in questione ha amplificato la trombosi. I ricercatori hanno inoltre individuato il recettore cellulare cui l'Escherichia Coli si lega per facilitare la trombosi. L’hanno chiamato Toll-like receptor 4. Hanno inoltre inibito il processo trombotico favorito dall'Escherichia Coli attraverso un inibitore specifico.
Questa ricerca apre nuove prospettive terapeutiche per la cura delle malattie cardiovascolari più diffuse. In futuro si prevede persino lo sviluppo di un vaccino in grado di prevenire il processo di trombosi delle coronarie.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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