Mandala, alla scoperta della loro essenza terapeutica

L'arte-terapia consente di allontanare le ansie immotivate e di trovare la propria vera strada. Disegnare e colorare i mandala tranquillizza la mente e aiuta a far emergere la propria vera essenza

Mandala, alla scoperta della loro essenza terapeutica

Mandala, che in sanscrito significa"centro", "anello magico", "circolo", è un'immagine simbolica basata su figure geometriche, ad esempio il quadrato o il cerchio. Queste, a loro volta, rimandano alla sfera spirituale.

Nelle culture asiatiche, infatti, tali disegni possono avere una doppia interpretazione. Vengono intesi come rappresentazione visiva dell'universo o come guida per varie pratiche spirituali, inclusa la meditazione. In generale, dunque, i mandala sono un mezzo per raggiungere un elevato grado di consapevolezza e di concentrazione. Nella tradizione tibetana un mandala è composto dai cinque elementi che costituiscono l'universo:

  • Terra, giallo: solidità e dono della vita;
  • Acqua, bianco: fluidità e armonia dell'esistenza;
  • Fuoco, rosso: vitalità, maturazione della vita;
  • Aria, verde: comunicazione, animare l'esistenza;
  • Spazio, blu: libertà, accogliere la vita.

Poiché spesso capita di perdere di vista il proprio benessere a causa di stress e ansie infondate, la finalità dei mandala è quella di mettere in relazione il centro del corpo con la sua periferia e di stabilire, così, un solido rapporto fra le diverse parti che compongono l'interiorità.

Mandala, un po' di storia

Mandala

In origine, e precisamente intorno al 1500 a.C., la parola "mandala" era associata a elementi celesti quali il Sole e la Luna. Solo in seguito venne accostato ai disegni attualmente conosciuti. Essi, originari dell'India, si diffusero poi in tutto il continente asiatico e in Occidente grazie allo psicanalista Carl Gustav Jung. Principale impulso alla nascita dei mandala giunse dal fondatore del buddismo, Siddhartha Gautama che venne al mondo in Nepal molto probabilmente intorno al 560 a.C. Diventato consapevole della sofferenza umana, Gautama cercò di raggiungere l'illuminazione attraverso la meditazione e inziò a predicare la sua filosofia in molte zone dell'India.

Raccolse così numerosi seguaci che si riunirono nel primo"sangha", ovvero la comunità buddista dei monaci i quali, a loro volta, percorrendo la Via della Seta, portarono il buddismo in altre terre e fecero conoscere altrove i mandala. Essi apparvero quindi, intorno al IV secolo, anche in Tibet, in Cina e in Giappone. Spesso i pittori delle composizioni spirituali erano pii laici commissionati da mecenati. Lavoravano seduti per terra con una tela appoggiata sulle ginocchia o stesa davanti alle gambe incrociate.

Il simbolismo dei mandala

Mandala

Nonostante la presenza di intricati schemi circolari, è possibile trovare nei mandala dei simboli comuni. Generalmente, la mente del Buddha è compresa in una forma astratta o rappresentata come un fiore, una ruota, un gioiello o un albero. Il centro, un punto privo di dimensioni, è interpretato come l'inizio della devozione al divino. Da lì, esso è circondato da linee e motivi geometrici simboleggianti l'universo. Il cerchio esterno, infine, è l'immagine della natura ciclica della vita e rimanda, appunto, alla constatazione del fatto che tutto muta e nulla è permanente.

Come già accennato, lo psicanalista Carl Gustav Jung per anni ha studiato i mandala. In psicologia questi disegni raffigurano l'archetipo dell'ordine naturale presente nell'inconscio collettivo, contrapposto al caos psichico. Per archetipo si intende un modello funzionale innato costituente la natura umana. L'uomo, essendo parte della natura e racchiudendo in sé l'interezza della sua personalità, è un essere in continuo mutamento. Il benessere deriva dall'accettare l'evoluzione e anche i momenti di disgregazione, in quanto funzionali a una ricostruzione futura.

L'arte-terapia dei mandala

Mandala

Poiché i mandala rappresentano l'ordine interiore e come tali affiorano alla psiche sotto varie forme (immagini, sogni, pensieri), essi trovano largo impiego nella cosiddetta "arte-terapia". La pratica di disegnarli e di colorarli non solo aiuta ad eliminare le ansie immotivate, ma consente altresì di trovare la propria strada e di far emergere la propria vera essenza.

Inoltre la forma circolare esterna svolge una funzione di protezione che rimanda a un senso di sicurezza interiore. Ritagliarsi del tempo per disegnare o per colorare i mandala (è possibile stampare immagini già pronte) regala innumerevoli benefici:

  • riduzione dell'ansia;
  • raggiungimento di un profondo stato di rilassamento psico-fisico;
  • allontanamento delle energie negative;
  • aumento della concentrazione e della creatività;
  • riduzione dello stress;
  • crescita della propria consapevolezza.
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