Si apre domani il "Melanoma Bridge", il convegno internazionale promosso da Fondazione Melanoma giunto all'undicesima edizione che quest'anno sarà completamente dedicato alle nuove frontiere nella lotta contro quello che è ritenuto il tumore della pelle più aggressivo. I massimi esperti a livello mondiale parteciperanno agli incontri che si svolgeranno dal 3 al 5 dicembre, quest'anno in una formula completamente virtuale.
L’appuntamento, presentato questa mattina in una conferenza stampa realizzata grazie al sostegno di Bristol Myers Squibb, è preceduto dal congresso Immunotherapy Bridge che, durante la giornata di oggi, proporrà approfondimenti che spaziano dal tumore del polmone a quelli della mammella e dell’ovaio.
In dieci anni, in Italia, le persone vive dopo la diagnosi di melanoma sono aumentate di quasi il 70%: da 100.910 nel 2010, a 169.900 nel 2020. È un tumore della pelle in costante crescita, con 14.900 nuovi casi e un incremento del 20% solo nel 2020. Crescono però anche le opportunità di trattamento, grazie all’immunoterapia che stimola il sistema immunitario contro il cancro.
Tra i primi centri a livello mondiale nella cura di questa neoplasia è l’Istituto "Pascale" di Napoli, con oltre 4.000 pazienti curati con l’immunoterapia dal 2010. «L’immunoterapia costituisce oggi lo standard di cura in diverse neoplasie in stadio metastatico – spiega il prof. Paolo Ascierto, Presidente di Fondazione Melanoma e Direttore Unità di Oncologia Melanoma, Immunoterapia Oncologica e Terapie Innovative del "Pascale" di Napoli -. Per aumentare il numero di pazienti che traggono benefici dall’immunoterapia, oggi pari a circa il 30-50% nelle diverse patologie neoplastiche, una delle strategie da seguire è rendere le cellule tumorali maggiormente visibili al sistema immunitario, grazie agli studi sul microambiente tumorale».
Su oltre 65mila esperti presi in esame, Paolo Ascierto si colloca al primo posto al mondo nella cura del melanoma, secondo la classifica realizzata da Expertscape.com e ideata da ricercatori dell’Università della North Carolina. La classificazione si basa sulla produzione scientifica, in particolare sulle pubblicazioni dell’ultimo decennio. L’Istituto ‘Pascale’ è primo in Italia e nono a livello europeo, con circa dieci ricerche sul melanoma pubblicate ogni anno sulle riviste internazionali di settore. «La lotta alla malattia – afferma il prof. Gerardo Botti, Direttore Scientifico del ‘Pascale’ - non può prescindere da un team multidisciplinare composto da oncologi medici, dermatologi, patologi, chirurghi plastici, radioterapisti e genetisti, dedicato alla gestione dei casi più complessi dal punto di vista diagnostico e terapeutico».
Tra le cure utilizzate presso il Pascale, ha sottolineato il prof. Ascierto, una particolare molecola avrebbe mostrato particolari benefici a lungo termine: «Una molecola immunoterapica, nivolumab, ha dimostrato un beneficio a lungo termine proprio in adiuvante, cioè dopo la chirurgia, con una sopravvivenza libera da recidiva a tre anni del 58% e una riduzione del rischio di recidiva pari al 32%. Inoltre ci sono evidenze che indicano l’opportunità di anticipare il trattamento con l’immunoterapia prima della chirurgia (neoadiuvante), per poi interromperlo una volta raggiuntata la risposta completa. [...] E oggi la combinazione di due molecole immunoterapiche, nivolumab più ipilumumab, sta evidenziando risultati importanti nei pazienti con malattia metastatica, con il 52% dei pazienti vivo a 5 anni. A livello internazionale si ritiene che la combinazione di nivolumab più ipilimumab sia la prima opzione di trattamento per le persone con metastasi cerebrali asintomatiche, anche se non è ancora rimborsata dal Servizio Sanitario Nazionale».
Comprimaria nella lotta al melanoma resta, come sempre, la prevenzione: «Accanto alla ricerca, svolgono un ruolo essenziale anche le campagne di prevenzione - spiega il dott. Attilio Bianchi, Direttore Generale del Pascale -, come quelle realizzate dalla Fondazione Melanoma, che si traducono in milioni di vite salvate e in risparmi per il sistema sanitario nazionale». Anche il prof. Ascierto ha sottolineato l'importanza della cura della pelle e dei controlli periodici: «Le regole da seguire sono semplici: non bisogna esporsi al sole nelle ore centrali della giornata, la crema protettiva deve sempre essere applicata e le lampade solari vanno assolutamente evitate. E ogni anno è necessario sottoporsi al controllo dei nei da parte del dermatologo. Per offrire a tutti i cittadini informazioni su questo tumore della pelle, sull’importanza della prevenzione e sui passi in avanti nei trattamenti, abbiamo pubblicato quattro edizioni delle 'Avventure di Neo', un fumetto dark realizzato dagli allievi della Scuola Italiana di Comix e basato sul linguaggio semplice e diretto della satira. Il progetto ora sbarca sui social, perché tutti gli strumenti di comunicazione possono servire per raggiungere anche i più giovani».
Gli ultimi mesi, a causa della pandemia da Covid-19, hanno provato gli sforzi in fatto di prevenzione. Ma ora, come ha ricordato il prof. Ascierto, è necessario riprendere i controlli a pieno ritmo: «La pandemia non deve fermare la prevenzione, altrimenti si rischia di scoprire tumori in fase più avanzata. Lo scorso giugno, a Napoli, a Piazza del Gesù, abbiamo organizzato una due giorni di controlli gratuiti.
Sono stati individuati più di 20 tumori della pelle sospetti, numeri più alti di quelli che si registrano in occasioni di questo tipo. L’emergenza Covid probabilmente ha allontanato molte persone dalle visite, ma ora gli screening devono riprendere a pieno ritmo».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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