Sangue dal naso, i consigli dell'esperto sull'epistassi

Il fenomeno dell'epistassi, il cosidetto sanguinamento nasale, può a volte preoccupare molto, soprattutto quando questi episodi capitano ai bambini o sono particolarmente abbondanti. Con il caldo poi tendono ad aumentare. Ne abbiamo parlato con il dott. Tito Marianetti, chirurgo maxillo facciale

Sangue dal naso, i consigli dell'esperto sull'epistassi

Il caldo eccessivo del periodo estivo non solo influisce negativamente sulla qualità delle nostre giornate ma spesso, soprattutto in soggetti con pregresse complicazioni al naso, può ostacolare una corretta respirazione accentuando problemi come asma, sinusite e sangue dal naso, come ci spiega il Dott. Tito Marianetti, chirurgo maxillo facciale e docente al master di chirurgia nasale all’Università Cattolica di Roma.

Il caldo anomalo di questo periodo, influisce sicuramente sul nostro fisico ma anche sulla nostra respirazione. In che modo?

"L'elevata umidità impedisce la sudorazione e il corretto funzionamento dei meccanismi di raffreddamento del nostro corpo. Se a tutto questo si aggiunge, soprattutto nelle grandi città, l'accumulo di inquinanti che producono livelli pericolosi di acido e ozono, questo si ripercuote in una condizione negativa per tutti. In maniera particolare per i pazienti asmatici e per tutte le persone con malattie respiratorie ostruttive. Le concentrazioni di ozono sono più elevate, raggiungendo valori elevati nella tarda mattinata e nel primo pomeriggio durante le ore più soleggiate della giornata (tra le 12.00 e le 17.00) e sono in realtà esacerbate da altri fattori come le polveri sottili (PM10 e PM2.5) che agiscono da fattori irritanti sulle mucose del naso".

Cosa succede a chi già soffre di problemi respiratori come asma sinusite o setto deviato?

"Per i pazienti con malattie respiratorie, l'estate è la stagione dei due volti. Da un lato si allevia l'allergia scoppiata in primavera e dall'altro si aggravano seri problemi legati alle alte temperature estive. Nella parte anteriore del setto nasale sono presenti diverse zone che sono molto suscettibili ai danni generati dal caldo: eccessiva esposizione al sole delle ore centrali della giornata, calore elevato, e poi aria molto secca o umida, possono portare a complicazioni più o meno importanti al naso e alla respirazione. I soggetti che soffrono di asma, sinusite acute e cronica e setto nasale deviato sono particolarmente sensibili in questo periodo in quanto la qualità della loro respirazione è notevolmente peggiorata e aggravata dalle condizioni climatiche sfavorevoli. È consigliabile, in caso di sintomi particolarmente accentuati, una visita diagnostica delle cavità nasali dallo specialista con conseguente valutazione della strada chirurgica in caso di alcune patologie. Oggi, la sinusite e il setto deviato sono complicazioni facilmente correggibili in sala operatoria con interventi indolori e con decorsi post-operatori veloci".

In questi casi è indicata l'aria condizionata oppure peggiora la situazione?

"L’aria condizionata può apparentemente giovare al benessere respiratorio ma a lungo andare in realtà è controproducente. Gli sbalzi termici dal caldo al freddo, soprattutto se avvengono in maniera repentina, possono portare a raffreddamenti e congestione nasale anche in piena estate. Lo sbalzo termico derivante dall’entrata in ambienti “condizionati” può comportare l’infiammazione della membrana che riveste l’interno del naso e con essa l’ostruzione delle vie nasali e la produzione di muco. In questo caso, utilizzando la bocca come mezzo per respirare, perché attraverso il naso è più difficile, le persone sono esposte all’ingresso di altri germi e le loro condizioni possono essere aggravate da raffreddore, influenza, febbre o gola secca. Per questo è consigliabile non abusare l’uso dei condizionatori e mantenere sempre una temperatura interna mai inferiore ai 24 gradi cercando di preferire ambienti non troppo secchi che influenzano negativamente la respirazione".

Quali sono i rimedi che si possono attuare?

"Per chi è in città il primo passo per evitare queste complicazioni consiste nell'adottare quotidianamente misure pratiche, come limitare gli eccessivi sbalzi termici evitando di uscire di casa e svolgere attività sportive nelle ore più calde (dalle 12 alle 17). Inoltre è bene coprirsi sempre dal sole con un cappello e ricordarsi di respirare attraverso il naso introducendo nei polmoni solo aria pulita a temperatura e umidità ottimali. Per chi è in spiaggia, il risciacquo ripetuto del naso con acqua di mare è un'ottima soluzione per mantenere le vie nasali pulite e quindi più facili da ossigenare".

Un altro grande problema è il sangue dal naso, le temperature alte possono peggiorare questo fenomeno?

"Assolutamente sì, il grande calore può avere l'effetto di vasodilatazione, cioè causare la crescita e la rottura dei vasi sanguigni con conseguente epistassi. Il sangue dal naso è un episodio che può verificarsi quindi frequentemente nelle giornate calde, durante o dopo l'esposizione al sole. Appare anche nelle persone allergiche, nelle quali la congestione quasi permanente dilata i vasi sanguigni (il semplice strofinamento della mano sulle narici può innescare emorragie improvvise), nelle persone con anomalie anatomiche del setto nasale ed è una complicazione più comune nei bambini e negli adolescenti. Nei bambini può verificarsi per la presenza di parassiti o per l'introduzione di corpi estranei nelle narici (è molto comune che i bambini mettano piccoli oggetti nel naso, per curiosità) e per il tentativo di estrarli con manovre maldestre che causare sanguinamento. Negli adolescenti con epistassi ricorrente, è importante escludere la diagnosi di angiofibroma, un tumore benigno molto comune in questa fase della vita. Negli adulti, è meno frequente e il sanguinamento può essere correlato anche a tumori benigni o maligni, nel qual caso sono più gravi. Anche le lesioni alla testa dovute a cadute o traumi al naso possono causare sanguinamento, che può essere lieve o abbondante".

Proprio il sangue dal naso a volte spaventa molto. È un tipo di fenomeno che deve preoccupare?

"Come ogni altra emorragia, leggera o abbondante, di solito genera spavento, ma il più delle volte si interrompe spontaneamente e non vi è vero motivo di allarmarsi. Se il sangue dal naso si interrompe dopo dieci-quindici minuti di compressione delle narici, in genere il pericolo è scampato: se l’epistassi dovesse proseguire è consigliabile avvisare il 112 o recarsi al pronto soccorso. La gravità dell'emorragia è data quindi dal volume e dalla durata, dalla ricorrenza e dalla posizione (anteriore o posteriore). La maggior parte del sanguinamento proviene dalla parte anteriore del setto nasale, che è un'area altamente vascolare. Fin qui, nessun allarme. Il quadro si complica quando l'emorragia è abbondante e, molte volte, molto difficile da fermare: la maggior parte dei sanguinamenti proviene dalla parte posteriore del setto nasale (più comune negli adulti) e sono dovuti ad altre cause (come la presenza di tumori benigni o maligni), quindi sono più gravi".

Ci sono idee contrastanti su cosa fare quando abbiamo un caso di epistassi. Ci spiega esattamente quale sono le azioni migliori per intervenire?

"La cosa principale da fare durante un’epistassi dal naso è mantenere la calma. Quindi:

  • Se possibile, indossare i guanti
  • Respira attraverso la bocca
  • Mettere la testa e il corpo leggermente in avanti
  • Coprire con cotone imbevuto di acqua ossigenata
  • Premere le narici con le dita sotto forma di pinze per almeno 15 minuti

Spesso, il sangue dal naso è accompagnata da cattive abitudini ed azioni erronee che bisogna assolutamente evitare:

  • Tirare indietro la testa. Questo favorisce l'orientamento del sangue verso la gola, che può causare nausea o vomito durante la deglutizione del sangue. La cosa corretta è inclinare la testa in avanti e lasciare che il sangue fuoriesca dal naso
  • Fare pressione sulla parte superiore del naso (zona dura). La maggior parte delle epistassi si verifica solo all'ingresso del naso, quindi la pressione dovrebbe essere applicata a quell'area, sulla punta del naso
  • Introdurre tovaglioli o salviette che si sfaldano lasciando resti nelle narici. È importante che se durante l'emorragia introduciamo qualsiasi elemento nel naso (carta, cotone, garza), ci assicuriamo che quando si impregna di sangue non si rompa, lasciando all'interno del naso resti difficili da rimuovere
  • Se queste semplici misure appena indicate non riescono a fermare l'emorragia, dovresti andare in un centro sanitario. Si stima che solo il 5-10% delle epistassi richieda assistenza medica
  • Come accennato in precedenza, se l'emorragia è molto abbondante, potrebbe trattarsi di un'emorragia posteriore, quindi è necessario eseguire urgentemente la consulenza a un centro che disponga di specialisti otorinolaringoiatri
  • Dopo l'emorragia, è importante evitare lo sforzo fisico e soffiarsi il naso per evitare nuovi episodi di epistassi mentre il danno alla mucosa nasale viene riparato"

L'uso delle mascherine per proteggersi dal Covid-19 può favorire l'epistassi?

"Le maschere favoriscono la secchezza nasale, tuttavia bloccano anche parte dell'inquinamento e degli allergeni (sostanze che possono

causare la rinite allergica), quindi impediscono ad alcune sostanze irritanti di entrare nel nostro naso. In conclusione, e soprattutto vista la situazione attuale, le mascherine presentano chiaramente più benefici che danni".

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