Non c'è molto altro da dire: la carne ci ha reso quello che siamo. Più intelligenti, insomma. E i vegani dovranno quindi ricredersi, almeno così dice la rivista "Nature", sulle loro credenze.
Tanto che oggi il Time titola "Ci dispiace, vegani" e riporta l'articolo di Nature secondo cui, mangiare le proteine animali è ciò che ha reso capace all'uomo di essere cioè che è. Trasformandolo, scrive l'Huffingtonpost, non solo "a livello anatomico (con volti e denti di dimensioni ridotte)" ma anche "a livello intellettivo (sviluppando la sua capacità di parlare)".
Le motivazioni della ricerca sono chiare: una volta, i nostri avi, mangiavano molta frutta e verdura. Ma non era sufficiente. Così ci si attaccava alle barbabietole, alle radici e alle patate. Che, però, erano ben più difficili da mangiare. Così, quando l'uomo ha "scoperto" la carne, tutto è cambiato. Era più facile da masticare, più calorica e le proteine aiutavano lo sviluppo. L'unico, piccolo problema, era la caccia. Ma si quello l'uomo si è adattato abbastanza in fretta. Stessa cosa vale per la lavorazione, il taglio e la masticazione. Insomma, scoprire la carne ci ha fatto evolvere. La cucina dei cibi, infatti, arriva "solo" 500mila anni fa. "Cucinare è un fattore importante, ma non è l'unico da prendere in considerazione - ha spiegato Daniel Lieberman dell'Harvard University - Anche il cibo lavorato, tagliato o fatto a pezzi, ha avuto effetti profondi su di noi".
Infatti, se no avessimo cominciato a mangiare la carne, se non avessimo avuto bisogno di strapparla dai cadaveri degli animali, i denti dell'uomo non si sarebbero sviluppati. E sarebbero quindi stati più piccoli.
Lo stesso discorso vale per le ossa del collo e il cranio. "Questi cambiamenti - dicono i ricercatori - non sarebbero forse stati possibili senza il consumo di carne insieme all'acquisizione di tecniche per lavorarla e cucinarla".I vegani sono avvertiti.
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