Sonno, sette ore sono ottimali: lo affermano gli esperti

Sono soprattutto gli anziani a beneficiare di una corretta igiene del sonno e, in particolare, quelli affetti da demenza o da altri disturbi psichiatrici

Sonno, sette ore sono ottimali: lo affermano gli esperti

Sette ore di sonno sono l'ideale per le persone di mezza età e per gli anziani. La conferma giunge da uno studio condotto dagli scienziati dell'Università di Cambridge e dell'Università di Fudan e pubblicato su "Nature Aging". Il sonno svolge un ruolo fondamentale per il benessere delle funzioni cognitive e per la salute psicologica. All'invecchiamento spesso si associano disturbi quali difficoltà di addormentamento o scarsa qualità delle ore di riposo. La scienza ormai da tempo ritiene che tali problematiche possano contribuire all'insorgenza del declino cognitivo e di altre patologie psichiatriche nella terza età.

I ricercatori hanno esaminato i dati di quasi 500mila adulti di età compresa fra i 38 e i 78 anni della UK Biobank. Ai partecipanti sono state chieste informazioni circa il sonno, la salute mentale e il benessere. Gli stessi hanno altresì partecipato a una serie di test cognitivi. L'imaging cerebrale e i dati genetici erano disponibili per quasi 40mila individui. Il team è giunto alla conclusione che sia la durata insufficiente che quella eccessiva del sonno sono associate a prestazioni cognitive compromesse, come velocità di elaborazione, attenzione visiva, memoria e capacità di risoluzione dei problemi.

Quante ore, allora, si deve dormire per preservare la salute mentale? Sette. Non una di più e non una di meno. Secondo gli studiosi una possibile ragione dell'associazione tra sonno insufficiente e declino cognitivo potrebbe essere dovuta all'interruzione del cosiddetto sonno ad onde lente o profondo. Questo fenomeno è strettamente connesso con il consolidamento della memoria e con l'accumulo di amiloide, una proteina che, quando si piega male, può dare origine a "grovigli" cerebrali caratteristici di alcune forme di demenza. Inoltre dormire male può ostacolare la capacità del cervello di liberarsi dalle tossine.

Gli scienziati hanno poi individuato un legame tra la quantità di sonno e le differenze nella struttura delle regioni cerebrali coinvolte nell'elaborazione cognitiva e nella memoria. Concludono così: "Dormire bene la notte è importante in tutte le fasi della vita, ma in particolare con l'avanzare dell'età.

Trovare modi per migliorare il sonno degli anziani potrebbe essere fondamentale al fine di aiutarli a mantenere una buona salute mentale, in particolare per quei soggetti con demenze e disturbi psichiatrici".

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