Milano - La Santa Sede salva l'ospedale San Raffaele. Il consiglio di amministrazione dell’associazione Monte Tabor si riunirà venerdì per nominare il nuovo cda della Fondazione Centro San Raffaele del Monte Tabor. Del nuovo board, presieduto dal fondatore don Luigi Verzè, faranno parte quattro consiglieri, costituenti la maggioranza del consiglio, designati dalla Santa Sede: si tratta di Giuseppe Profiti, del presidente dello Ior Ettore Gotti Tedeschi, di Vittorio Malacalza e di Giovanni Maria Flick.
L'ingresso della Santa Sede Con l’ingresso dei rappresentanti della Santa Sede all’interno del consiglio d’amministrazione del San Raffaele si schiarisce quindi il futuro del gruppo ospedaliero milanese stritolato da quasi un miliardo di debiti (oltre 900 milioni a fine 2010). Secondo indiscrezioni, il piano che lo Ior sta mettendo appunto con le banche (Intesa SanPaolo e UniCredit capofila) si aggirerebbe intorno ai 350 e i 400 milioni di euro, ovvero di più di quanto messo sul piatto dal patron del gruppo San Donato, Giuseppe Rotelli, che era intenzionato a investire circa 250 milioni. Più da vicino l’Istituto presieduto da Ettore Gotti Tedeschi dovrebbe garantire circa 200 milioni, mentre la restante parte verrà sostenuta dalle banche. La parola va quindi al consiglio di venerdì prossimo che potrebbe già fornire delle prime indicazioni sul piano di salvataggio.
Secondo le previsioni dovrebbe coinvolgere anche una charity estera che secondo voci sarebbe riconducibile al magnate americano George Soros. In occasione dell’ultimo Cda i vertici del San Raffaele guidati da Don Luigi Verzè si erano detti fiduciosi di chiudere il tutto entro metà luglio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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