Zamboanga City - Sei militari
filippini sono rimasti uccisi oggi in uno scontro a fuoco con i
militanti di Abu Sayyaf che dallo scorso gennaio tengono in
ostaggio il volontario della Croce Rossa Eugenio Vagni. Lo ha reso
noto il portavoce dei "marine" filippini, il colonnello Edgard Arevalo
spiegando che lo scontro è iniziato quando una pattuglia è stata
attaccata da un commando di 40 militanti a Parang, nell’isola
meridionale di Jolo.
Nella sparatoria altri 10 militari sono rimasti feriti.
Secondo scontro a fuoco in pochi giorni È il secondo scontro a fuoco in pochi giorni tra le forze
governative filippine ed i membri dell’organizzazione che si ritiene
collegata ad al Qaeda che tiene in ostaggio il nostro 62enne
connazionale, dopo che in aprile sono stati liberati gli altri due
operatori umanitari rapiti con lui lo scorso 15 gennaio. Giovedì
erano rimasti uccisi otto militanti e due marine durante un raid dei
militari in un rifugio di Abu Sayyaf nei pressi della cittadina di
Indanan.
Vagno rapito a gennaio Il colonnello Arevalo aveva spiegato che l’ostaggio italiano non si trovava con il gruppo dei ribelli: "Devono averlo trasferito: sanno che stiamo raccogliendo dati di intelligence contro di loro e sanno di non poterlo tenere fermo in un posto", aveva dichiarato.
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