Quante lacrime per lelezione di Giorgio Costa. Hanno pianto tutti, gli amici, persino Ezio Capurro. Ha pianto la moglie Ivana, ha pianto la figlia Giorgia. Pare qualche lacrimuccia labbia persa anche il cagnotto Devis mascotte di casa Costa. Ma, ahinoi, altre lacrime (di gioia naturalmente) sono allorizzonte perché il 9 giugno, la bella Giorgia dirà «sì» al suo grande amore Andrea. E allora, il «Sindaco-papà», Giorgio, con sciarpa tricolore, dovrà unire i due sposi.
Lei, Ivana, sarà dora in avanti la «first lady» di Rapallo. Non lavrebbe mai immaginato, da quando (1978) ha accettato la corte di Giorgio e gli ha consegnato il suo cuore. Erano entrambi funzionari di banca e fra un assegno e un sorriso è arrivato il «sì». Nata, qualche anno dopo la bella figliola, la first lady è passata a gestire la «boutique» di scarpe e abbigliamento (ha fatto camminare sul... velluto tutta Rapallo, nonostante i suoi malandati marciapiedi!) e a «gestire» soprattutto lui, lottimo marito Giorgio. Moglie adorata e dolcissima (anche se da certe «esplosioni» non si direbbe...). Si sussurra che da 34 anni sia lei a svegliare lassonnato consorte portandogli ogni mattina il caffè caldo con brioche.
Lacrime, dunque, a iosa in arrivo: Giorgia si sposerà con Andrea dopo qualche anno di fidanzamento. Lei sampdoriana, lui genoano. Sarà lunico derby che farà felice il sindaco, e che tutti si augurano duri per (quasi) leternità.
La «first lady» ora dovrà uscire spesso dalla sua boutique per essere al fianco del suo sindaco: passerà certamente più tempo dal coiffeur e dagli stilisti per essere sempre allaltezza. Dice Giorgio che Ivana ha sofferto molto durante la campagna elettorale («Cosa ti sei messo in testa - diceva a lui - ma pensi proprio di diventare sindaco?») e nel giorno clou dei risultati lo aveva portato nel suo orto di San Lorenzo della Costa dove vivono, spesso, fra il verde e lazzurro del mare. Stavano raccogliendo ciliegie e fave, quando è arrivata la telefonata di Giorgia: «Papà, sei sindaco!». La first lady sembra sia quasi svenuta sotto lalbero di albicocche, ma poi riprendendosi subito abbia detto a Giorgio: «Andiamo è fatta, ce labbiamo fatta». Come dire: anche io ho fatto la mia parte.
Appena eletto ha seguito il marito per le strade della città, vincitore applaudito come un imperatore romano.
Ecco: il nuovo sindaco vorrebbe tanto che Rapallo diventasse una grande famiglia come la sua. Un sogno?
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