A Sanremo festeggiano l'Unità d'Italia ma senza Giuseppe Garibaldi. A protestare è il cantautore Sergio Caputo che si chiede come mai tra tante canzoni scelte per celebrare i 150 anni sia stata dimenticata proprio quella dedicata all'eroe dei due mondi.
Il Festival della Canzone dedicherà la serata di giovedì alla celebrazione del 150º anniversario dell'Unità d'Italia e lo farà attraverso l'interpretazione, a cura dei cantanti in gara, di canzoni in qualche modo significative per ricordare l'unificazione del nostro paese.
Peccato però, dice Caputo, che la direzione del Festival abbia dimenticato di inserire l'unico brano italiano moderno che sia direttamente dedicato alla figura di Garibaldi, ovvero "Il Garibaldi innamorato" di Caputo. Per il cantautore si tratta di una distrazione incomprensibile, visto che Garibaldi è considerato l'artefice storico dell'Unità d'Italia, e che la sua immagine è usata dovunque sui mezzi di comunicazione, particolarmente in tv, come simbolo dell'anniversario dell'Unità.
La distrazione, prosegue la nota, lascia ancor più perplessi, in quanto fra le canzoni selezionate appaiono brani come "Il cielo in una stanza", o "la notte dell'addio", o "Parlami d'amore Mariù" e addirittura"Here's To You" (tema del film su Sacco e Vanzetti). Brani molto belli, ma che nulla hanno a che fare col tema dell'Unità d'Italia.
Sergio Caputo dunque non nasconde il suo stupore. «Da più di un anno ricevo incoraggiamenti e lodi per aver scritto una canzone come "il Garibaldi Innamorato", un brano che è entrato nella storia della canzone italiana, e che parla di Garibaldi a livello umano e poetico e al di là delle retoriche.
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